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Il caso

"Ranucci non sei solo": il presidio sotto la Rai

A Torino i colleghi giornalisti si uniscono in solidarietà del collega oggetti di un attentato ieri sera

"Ranucci non sei solo": il presidio sotto la Rai

Si sono ritrovati ieri pomeriggio, alle 16.00, davanti alla sede Rai di via Verdi, a Torino. In parallelo in centinaia facevano la stessa cosa davanti alla sede Rai di Roma. «Ranucci non sei solo», recitano i cartelli tra le mani dei colleghi di Sigfrido Ranucci. Il giornalista e noto conduttore del programma di inchiesta in onda su Rai 3, oggetto di un attentato lo scorso giovedì. Un ordigno era stato posizionato di fronte alla sua abitazione di Campo Ascolano, località fra Roma e Pomezia, a sud della Capitale. L’esplosione ha fatto esplodere la sua auto, danneggiando anche quella utilizzata abitualmente dalla figlia, che l’aveva parcheggiata intorno alle 21.40. Tra i presenti in via Verdi Cristina Bruno, rappresentante sindacale Rsu Slc Cgil e Stefano Talia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti Piemonte: «La nostra solidarietà a Ranucci, al suo lavoro e ai tanti colleghi che vivono sotto scorta per colpa delle intimidazioni. La storia è sempre quella - avverte - quando si vogliono spegnere i riflettori su quello che succede si colpiscono i giornalisti».

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