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Sicurezza sul lavoro, il 2025 anno nero per il Piemonte: 22% di morti in più

Nei primi 8 mesi dell'anno in Piemonte si sono contate già 38 vittime. La provincia di Torino maglia nera: +33%

Sicurezza sul lavoro, il 2025 anno nero per il Piemonte: 22% di morti in più

Sicurezza sul lavoro, il 2025 anno nero per il Piemonte: 22% di morti in più

Anno nero per la sicurezza sul lavoro a Torino e in Piemonte. Nei primi 8 mesi del 2025, fino ad agosto, nel capoluogo e in provincia si sono contati 16 infortuni mortali sul lavoro, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente quando, nello stesso periodo, il conteggio si era fermato a quota 12. 

I dati, dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega, in realtà potrebbero essere ben peggiori perché non prendono in considerazione gli infortuni in itinere, quelli cioè che avvengono durante il tragitto casa-lavoro o negli spostamenti tra luoghi di lavoro diversi. E la tendenza purtroppo in aumento non riguarda solo Torino ma tutta la regione: in Piemonte, in totale, nei primi 8 mesi del 2025 si sono contate 38 vittime, numero purtroppo già aumentato a settembre e nella prima metà di questo ottobre. Nel 2024, nello stesso periodo, si erano contati 31 infortuni mortali, quindi vuol dire un aumento di circa il 22% in un anno. Nelle altre province piemontesi l’andamento è ondivago: si va dagli aumenti del Vco (da 2 a 4), di Cuneo (da 5 a 9) e di Alessandria (da 4 a 5), alle diminuzioni di Novara (da 3 a 2) e soprattutto di Asti (da 4 a 1). Costanti invece Vercelli (un morto nel 2024 e uno nel 2025) e Biella, unica provincia piemontese che può sorridere visto che sul suo territorio non si sono registrati infortuni mortali.

Complessivamente, in Italia fino ad agosto sono state 681 le vittime sul lavoro, delle quali 493 in occasione di lavoro (14 in meno rispetto ad agosto 2024) e 188 in itinere (15 in più rispetto ad agosto 2024). La maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro va ancora alla Lombardia (68). Seguono Veneto (53), Campania (49), Sicilia (41) e Piemonte, che con i suoi 38 morti si piazza al quinto posto di questa poco invidiabile classifica chiusa, anche grazie alle loro dimensioni, dalle piccole Molise e Valle d’Aosta appaiate a quota 1. Il settore più colpito è quello delle Costruzioni con 78 decessi in occasione di lavoro, seguito da Attività Manifatturiere (69), Trasporti e Magazzinaggio (65) e Commercio (48).

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