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L'evento
27 Ottobre 2025 - 17:38
Da sinistra Vespignani, Rahwan e Poggi
"Una vera e propria rivoluzione, che dev'essere guidata e co-costruita anche insieme agli enti filantropici, come la Fondazione Crt. Ce lo possiamo permettere, abbiamo il "lusso" di sperimentare". Così la presidente della Fondazione Crt, Anna Maria Poggi, in occasione dell'assegnazione del Premio Lagrange, alla sua diciassettesima edizione, annuncia il prossimo passo.
Si tratterà di un "grande piano di alfabetizzazione digitale di massa", continua la presidente. "Lo scopo non è "lottare", o aderirvi in modo supino, ma diventare consapevole di quello che l'Ia è e del modo in cui può accompagnare il nostro sviluppo", continuo.
Il centro dello studio premiato quest'anno, infatti, è l'Intelligenza artificiale. In particolare il modo in cui influenza ogni aspetto della vita delle persone e, di contro, ne viene influenzata. Il professore Iyad Rahwan, insignito quest'anno del premio, massimo riconoscimento internazionale per la Scienza dei Sistemi Complessi e dei Dati, istituito e finanziato da Fondazione Crt e coordinato dall'Istituto per l'Interscambio Scientifico, con sede a Torino, parla dell'Ia come di un percorso di "co-evoluzione".
"Non è solo uno strumento di per sé: ma agisce e percepisce. Abbiamo una responsabilità collettiva su come alimentiamo l'Ia", sottolinea l'esperto. "Non possiamo solo "reagire", ex post. Stiamo ancora cercando di capire gli impatti dei social".
Com'è possibile farlo per Rahwa? Una "Scienza della fantascienza" potrebbe essere una delle vie: "per testare in anticipo le tecnologie quasi pronte".
Un faro che vuole illuminare, per esempio, il nascente settore delle auto a guida autonoma: "Chi scegliere, due adulti o un bambino? Dobbiamo iniziare a parlare di questi "dilemmi" ora", avverte. Rahwan, infatti, è anche il fautore della "moral machine". Il sito su cui veniva chiesto agli utenti di contribuire con una serie di "dilemmi morali", poi diventato virale. "Raggiunti 40 milioni di contributi dalla collettività", spiega lo studioso.
"Le ricerche del professor Rahwan si collocano al centro tra le scienze informatiche e quelle sociali. I suoi lavori sono una testimonianza importante per comprendere la coevoluzione tra umani e Ia. Questo premio è la testimonianza di quanto oggi sia importante considerare la tecnologia non sono un insimee di dati e algoritmi m un sistema complesso che modella la nostra contemporaneità", ha dichiarato il presidente di Isi Foundation, Alessandro Vespignani.
Agli utenti finali, chi utilizza l'Ia in cerca di ricette, come pagare bollo auto o completare il modello F24, non resta che "andare a scuola".
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