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il caso

Anziani al freddo da due settimane alle popolari: «Ci scaldiamo con le stufe»

Succede nel complesso Atc del quartiere Borgo Vittoria, dove i riscaldamenti non sono stati accesi dappertutto

Anziani al freddo a Borgo Vittoria

Anziani al freddo a Borgo Vittoria

Giuseppina ha 90 anni. Abita da sola e si è comprata una stufetta. «Sto tremando da giorni, vado anche in giro con una borsa dell’acqua calda per scaldarmi». Come lei, nella stessa situazione ci sono altri inquilini del complesso popolare di via Sospello, a Borgo Vittoria. Il riscaldamento, come comunicato da Atc, avrebbe dovuto essere acceso il 15 ottobre «nell’intero patrimonio di edilizia sociale a Torino e nell’area metropolitana». Ma nel comprensorio di via Sospello, l’accensione è avvenuta solo in parte. Alcuni inquilini sono al calduccio perché i termosifoni sono accesi, ma diverse scale del complesso popolare sono ancora al freddo.

«In una delle scale al gelo abita un inquilino che l’altro giorno è tornato dall’ospedale Molinette dopo un intervento al cuore, gli hanno sostituito una valvola. E al piano di sopra c’è una signora che è una paziente oncologica», raccontavano ieri mattina i condomini. Che l’accensione dei riscaldamenti la aspettano da ben 12 giorni.

Ma perché questo ritardo? La “colpa” è probabilmente da ricercare nel maxi-piano di rilancio del complesso di Borgo Vittoria, noto come 16esimo quartiere (compreso tra corso Grosseto e le vie Sospello, Bibiana e Chiesa della Salute). In via Sospello si sta infatti concludendo un significativo intervento di riqualificazione, finanziato con i soldi del Pnrr, ripartiti dalla Regione Piemonte per circa 21 milioni di euro. Riqualificazione che prevede, tra i tanti interventi, l’efficientamento energetico dei 16 edifici a uso residenziale attraverso la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico dei sottotetti e la realizzazione di un nuovo sistema ibrido di riscaldamento, oltre alla realizzazione di una nuova rete di fognatura, e alla riqualificazione delle aree comuni.

Tuttavia, l’erogazione del calore non è avvenuta ovunque. «Sono in corso di risoluzione alcuni problemi tecnici in alcune scale, stiamo sollecitando l’impresa», fa sapere l’Agenzia territoriale per la casa. Niente riscaldamento ma, in compenso, spuntano nuove voci in bolletta sotto la dicitura “anticipo riscaldamento 2025-26”. Atc spiega che sono «rate calcolate sulla base della spesa sostenuta negli anni precedenti. Alcune materie prime, come il gas, sono aumentate». Ma per gli inquilini è un salasso e qualcuno dovrà pagare cifre che si aggirano sui 300 euro.

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