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Il caso
28 Ottobre 2025 - 10:36
Il Comune di Torino ha revocato la concessione al Jazz Club di piazza Valdo Fusi, chiudendo una vicenda durata quasi due decenni
Jazz Club a bando? È una delle ipotesi al vaglio. L’annuncio arriva questa mattina dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo, ai microfoni di ToRadio, a poco più di una settimana dalla decisione del Comune di revocare la concessione dello storico locale di piazzale Valdo Fusi, punto di riferimento del panorama musicale jazz cittadino, dopo 18 anni di attività.
La decisione del Comune arriva al termine di un intricato contenzioso legale tra l’associazione Jazz Club e la società che si occupava della somministrazione di cibo e bevande all’interno del locale. Sulla vicenda è aperta anche un’inchiesta della Procura.
“Ci sono stati parecchi problemi nella conduzione di questi immobili di proprietà comunale”, afferma il sindaco. Problemi che hanno addirittura portato alla decadenza della concessione. Problemi analoghi a quelli di un altro luogo iconico della città: il Circolo dello scherma. “Lì ci fu una grande sollevazione, però – ricorda il sindaco – oggettivamente gestire un immobile pubblico prevede delle regole condivise in un atto di concessione. Il nostro obiettivo è far rispettare le regole e rimettere a bando l’immobile, cercando di risolvere i problemi gestionali che ci sono stati, senza perdere lo straordinario patrimonio jazzistico torinese che in questi anni ha dato tanto all’attività culturale della città.”
Il futuro del Jazz Club Torino passa da un nuovo bando pubblico, ma nel frattempo il locale continua a operare, nonostante il provvedimento del Comune che ha chiesto lo sgombero degli spazi.
Il caso è approdato anche in Sala Rossa, dove il vicecapogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao, ha presentato un’interpellanza chiedendo chiarimenti sulla vicenda. “Sarà fondamentale garantire la continuità delle attività per evitare che l’area resti abbandonata o rischi occupazioni. Resta da capire se la procedura di rescissione sia pienamente legittima e se supererà eventuali ricorsi. Ci auguriamo che i tempi di chiarimento siano brevi, per il bene del locale e della città”.
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