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Sci, ci sono due indagati per la morte di Matilde Lorenzi. Nel mirino la sicurezza della pista e i materiali

A un anno dalla tragedia c’è una nuova inchiesta per omicidio colposo, nata su impulso della famiglia

Sci, ci sono due indagati per la morte di Matilde Lorenzi. Nel mirino la sicurezza della pista e i materiali

Sci, ci sono due indagati per la morte di Matilde Lorenzi. Nel mirino la sicurezza della pista e i materiali

Ci sono due indagati per la morte di Matilde Lorenzi, la giovanissima sciatrice torinese della Nazionale juniores, tesserata con l’Esercito, morta esattamente un anno fa, il 28 ottobre 2024, mentre si allenava sulle piste della Val Senales in vista della Coppa Europa.

Ad annunciare le novità è stata la stessa famiglia della sciatrice, morta un mese prima di compiere 20 anni: «La Procura della Repubblica di Bolzano - si legge in una nota resa pubblica ieri sera - ha accolto le nostre richieste e ha dato impulso ad un procedimento penale, ad oggi pendente, in cui è in corso un incidente probatorio che porterà a ricostruire, sia dal punto di vista della dinamica, sia da quello medico, le cause della tragedia che ha colpito tutti noi». Da quanto si apprende, l’inchiesta è nata proprio da una memoria presentata dalla famiglia Lorenzi alla Procura di Bolzano a gennaio di quest’anno, dopo che la stessa procura aveva archiviato il primo procedimento aperto sulla tragedia. Nessun colpevole, quindi ma la famiglia di Matilde a questa verità non ha mai creduto. Dalla loro lotta è nata una seconda inchiesta, per omicidio colposo, che ora vede due persone indagate. Il primo sarebbe il responsabile della sicurezza delle piste, il secondo un tecnico della squadra della sciatrice. Al centro dell’attenzione ci sono quindi le misure di sicurezza della pista su cui si stava allenando Matilde e, probabilmente, anche i materiali (sci, scarponi, casco) che la 19enne indossava al momento dell’incidente.

La famiglia Lorenzi ha poi aggiunto: «Dopo un breve ma doloroso periodo di riflessione la nostra famiglia ha creato la Fondazione Matilde Lorenzi ETS, che intende promuovere e sviluppare progetti finalizzati all’implementazione della sicurezza nello sci. La scelta di chiedere approfondimenti su quanto accaduto a Matilde per una corretta ricostruzione dei fatti è fondamentale non solo per dare giustizia a lei, ma anche per gli obiettivi della Fondazione. Dobbiamo trarre insegnamento dalla nostra immensa tragedia con l’obiettivo che in futuro venga analizzato preventivamente ogni fattore di rischio per così evitare che altri giovani si trovino ad allenarsi o gareggiare in condizioni di pericolo. Affinché non si debbano mai più commentare notizie così tragiche».

Matilde era una specialista delle prove veloci. Nata a Valgioie, in Val Sangone, è cresciuta al Sestriere dove la famiglia si trasferì proprio per consentire a lei e alla sorella Lucrezia (anche lei atleta di livello internazionale) di praticare lo sci. Matilde riposa proprio nel piccolo cimitero di Valgioie, dove venne seppellita dopo le esequie nella chiesa di San Lorenzo Martire a Giaveno.

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