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il borghese

Una mamma merita sempre una risposta

A Torino una segnalazione riaccende la speranza della madre di Alessandro Venturelli, scomparso nel nulla da 5 anni

Alessandro Venturelli e  Roberta Carassai

Alessandro Venturelli e Roberta Carassai

Da 5 anni c’è una mamma che aspetta una risposta e come lei ci sono migliaia, decine di migliaia, di mamme, papà, nonni che attendono di sapere. A ogni telefonata o messaggio sobbalzano, sperano che sia la buona notizia tanto attesa e al tempo stesso temono che sia invece quella più temuta, che trasforma una speranza flebile in una realtà terribile. Sarebbe però una risposta che li strapperebbe dal limbo in cui sono precipitati. Lo stesso in cui da 5 anni si trova Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli, svanito nel nulla in un giorno di pioggia a Sassuolo. Sparito come, ogni anno, spariscono migliaia di uomini e donne in Italia.

Lei non si è mai arresa: ha fondato un’associazione, si è rivolta a giornali e tv, si è opposta a chi non voleva più indagare, si è addirittura affidata all’intelligenza artificiale per creare dei video in cui a parlare, a chiedere di cercarlo è proprio il suo Alessandro. Da 5 anni Roberta cerca la verità, convinta che suo figlio (che avrebbe ormai 25 anni) non avrebbe mai agito così, che è stato plagiato, che sia ancora vivo, non prigioniero ma in qualche modo convinto a non dare più notizie di se. Ora in lei si è riaccesa una speranza: qualcuno ha segnalato la presenza di un ragazzo che assomiglia ad Alessandro. Non a Sassuolo ma qui, a Torino. E subito sono arrivate conferme: nessuno sa se è lui ma in città, tra Porta Susa e il Duomo, c’è di sicuro un giovane senzatetto che gli assomiglia e che non teme di avvicinarsi ai passanti per chiedere un panino. Se lo vedete, offriteglielo e mentre mangiate con lui, avvisate il 112. Se va bene, avrete dato una risposta a mamma Roberta. Se va male, avrete aiutato una persona in difficoltà. Ne uscirete comunque vincitori.

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