Moto smontata e abbandonata nel quartiere Regio Parco

Una moto completamente smontata è stata ritrovata nel quartiere Regio Parco, nel tratto tra via Ghedini, via Moncrivello e strada Maddalene, all’altezza del civico 370/e. Gran parte dei componenti è stata asportata e il mezzo, ormai ridotto a una carcassa, è stato abbandonato lungo la strada.

Secondo quanto segnalato da Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6, si tratta di “un altro caso di veicolo smontato e lasciato in strada”. Le forze dell’ordine hanno ricevuto la targa per risalire al proprietario e verificare la provenienza del mezzo.

Powered by

Blitz all'alba, smantellato il Tossic Park di Barriera di Milano. Demolite baracche e tende, spacciatori in fuga

Operazione alle spalle del parco Sempione, nell'area in cui erano sorte crack house e stanze del buco

Marino ha ipotizzato che si tratti di furti organizzati su commissione, eseguiti da persone esperte nel recupero e nella rivendita di pezzi di ricambio. L’esponente di circoscrizione ha inoltre segnalato la necessità di intensificare i controlli in alcune aree periferiche del quartiere, dove episodi simili si sono già verificati.

Il fenomeno delle cosiddette “moto cannibalizzate”, ovvero smontate per prelevare le componenti più richieste sul mercato nero, è in aumento a livello nazionale. Secondo i dati più recenti, nel 2024 in Italia sono stati rubati 31.713 tra moto e scooter, mentre i furti parziali – ossia di singole parti da veicoli parcheggiati – hanno superato 1.000 casi solo a Torino nello stesso anno.

Il mistero dell'auto cannibalizzata dai ladri e abbandonata in mezzo alla strada

Misterioso episodio questa mattina a Torino: un'Alfa Romeo Stelvio priva di portiere, paraurti e cofano è stata ritrovata abbandonata in mezzo alla strada

Le autorità locali continuano a monitorare il fenomeno, in crescita soprattutto nelle grandi città, dove la domanda di pezzi di ricambio usati alimenta un mercato illegale in espansione.

Falsi agenti in Borgata Paradiso, dopo l'omicidio arrivano le truffe

Si spacciano per carabinieri o polizia municipale e chiedono informazioni sulle telecamere di sicurezza: l’invito è a verificare sempre l’identità