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Economia & Territorio

Fila compra gli zaini Seven-Invicta e punta in India

Operazione da 53,7 milioni per la storica azienda di Leini dei fratelli De Blasio

Fila rileva Seven-Invicta: il calo delle nascite spinge la scuola italiana a cercare crescita in India

Quando il banco di scuola si svuota, le aziende cambiano classe. La riduzione del 30% dei consumatori in otto anni in Europa non è più solo una statistica demografica: è un vincolo strategico. «Il calo delle nascite in Europa sta diventando il primo driver strategico delle imprese del settore scolastico», ha detto Massimo Candela, amministratore delegato di Fila. Da qui la decisione: acquistare Seven-Invicta, storica casa di zaini e corredi di Leinì, in provincia di Torino. Astuccio e colori, zaini e pennarelli: adesso andranno davvero “tutti a scuola insieme”.

Ieri Seven-Invicta ha firmato un accordo per la cessione del 100% a Fila per 53,7 milioni di euro. Il closing è atteso entro il 31 gennaio 2026. La transazione avverrà in cinque tranche: 26,8 milioni al closing per il 51% del capitale; il saldo in quattro fasi fino al 31 dicembre 2028. Il finanziamento combinerà la generazione di cassa del gruppo con linee di credito per 30 milioni e un contestuale rimborso di 50 milioni di debito in dollari, che comporterà un risparmio annuo di circa 2 milioni di interessi netti. A valle dell’operazione, Fila stima ricavi consolidati attorno a 700 milioni. Sulla base dei dati disponibili, la valutazione implicita dell’equity (53,7 milioni) corrisponde a un rapporto prezzo/fatturato intorno a 0,6 (su 88,8 milioni di ricavi 2024) e a circa 3,6 volte l’Ebitda 2024 (14,9 milioni), prima di eventuali aggiustamenti per posizione finanziaria netta. Multipli sobri, in una fase in cui la priorità è la scala industriale e commerciale più che la speculazione.

L’obiettivo dichiarato è far crescere le vendite di prodotti per la scuola in India, probabilmente attraverso una joint venture dedicata. Non è un salto nel buio: Fila ha già testato la rotta con Doms. «Quel mercato per noi è un successo», ricorda Candela. La prima quota in Doms risale al 2011; poi la salita in maggioranza. Da 10 milioni di fatturato allora, a circa 200 milioni attesi nell’esercizio 2024/25. Oggi Doms è quotata a Bombay e capitalizza 1,6 miliardi. Il copione, adattato per Seven, è chiaro: trasferire design e brevetti sviluppati a Leinì verso la produzione locale in India, presidiare i prezzi e la distribuzione, costruire assortimenti integrati che vadano dal “duro” (zaini) al “consumabile” (pastelli, pennarelli, gomme, temperini, penne). È la logica della “cartella completa”: massimizzare lo scontrino medio e la frequenza d’acquisto entro lo stesso perimetro di marca.

L’integrazione tra i due business avverrà lungo due direttrici. Da un lato, i disegni e i brevetti realizzati a Leinì verranno utilizzati a Bombay per produrre e distribuire in loco. Dall’altro, matite, pennarelli e oggetti Fila entreranno nei corredi Seven e saranno venduti insieme in Italia e sull’e-commerce. Qui si annida una leva poco discussa ma potente: l’economia della consegna. 

Seven è un’icona del made in Italy scolastico. Fondata nel 1973, opera con i marchi Seven, Invicta, SJ Gang e Mitama, servendo circa seimila punti vendita con una piattaforma multicanale. Tra il 2022 e il 2024 ha registrato una crescita dei ricavi del 3,1%; nel 2024 ha generato 88,8 milioni di fatturato e 14,9 milioni di Ebitda. Una traiettoria alimentata dall’ingresso, nel 2018, di Green Arrow Capital, che ha acquisito il 55% del capitale e ha “restaurato” il marchio: crescita media annua dei ricavi oltre il 7%, Ebitda in aumento di oltre il 20% e +35% di occupati. «Seven è la terza exit di successo realizzata dal fondo», ha dichiarato Eugenio de Blasio, founder e ceo di Green Arrow Capital. L’uscita del fondo avverrà in due tranche: una a gennaio 2026 e quella definitiva nel primo semestre 2027. La famiglia Di Stasio – con Aldo Rosario (25%), Bruno (10%) e Roberto (10%) – resterà più a lungo. Continuità anche al timone operativo: Aldo Di Stasio, ceo di Seven, manterrà l’incarico. 

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