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Il caso

Il rispetto dei parcheggi? Non è per tutti. Il consigliere del Pd "pizzicato" nello stallo disabili

Consigliere Pd sorpreso in uno stallo per disabili senza contrassegno, Iannò: "l'Amministrazione prenda posizione e lo sanzioni"

In arrivo 15 nuovi stalli (generici) per il parcheggio dei disa

In arrivo 15 nuovi stalli (generici) per il parcheggio dei disabili

“Un fatto gravissimo e una mancanza di rispetto verso chi ha maggiori bisogni”. È il commento amaro del consigliere comunale Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) sull’episodio che lunedì 10 novembre ha visto coinvolto un suo collega: il consigliere Pierino Crema (Pd). Uomo politico e sindacalista di lungo corso, la cui auto è stata notata da diversi cittadini nel parcheggio Santo Stefano, quello proprio a due passi dal Palazzo civico, tra le vie Conte Verde, della Basilica e Porta Palatina, ma in uno stallo riservato a persone con disabilità. Senza contrassegno visibile. Un posto che per legge è destinato a chi ogni giorno affronta difficoltà di mobilità, come ad esempio lo stesso Iannò, o le accompagni.

Che non è, come conferma lui stesso, il caso di Crema. “Sì, mi è capitato di dover parcheggiare lì perché non c’erano altri posti liberi. Il tema, banale — dice — è che c’è gente che parcheggia male, occupando più di uno spazio”. E quindi il parcheggio sarebbe stato riempito improvvidamente, spingendo alla mossa poco corretta del consigliere. Evidentemente, così, 368 posti auto disponibili non bastano, per spingere Crema a occuparne uno dei nove riservati alle persone con disabilità.

Una replica inaccettabile per Iannò, che appresa la notizia chiede “una presa di posizione chiara da parte dell’Amministrazione comunale e l’applicazione delle sanzioni previste”. "Utilizzare gli stalli per persone con disabilità senza diritto è assolutamente sbagliato. Noi abbiamo il dovere di essere i primi a dare il buon esempio", aggiunge il consigliere in quota Pd Angelo Catanzaro, affetto da paralisi spastica, che vedrebbe di buon grado il pagamento di una "auto-tassa simbolica", com'era successo qualche mese fa per l'assessore al Verde pubblico Francesco Tresso, beccato sul monopattino senza casco.

L’infrazione, dal 14 dicembre 2024 con la riforma del Codice della Strada, è stata raddoppiata: l’importo a carico dei trasgressori è di 165 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote e 330 euro per auto e altri tipi di veicoli che utilizzano questi spazi senza averne titolo, oltre alla sanzione accessoria della perdita di 4 punti della patente del conducente.



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