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La droga uccide ancora: in Piemonte più di un morto al mese per overdose

L'allarme dei Servizi Antidroga al Parlamento: a Torino è emergenza crack

La droga uccide ancora: in Piemonte più di un morto al mese per overdose

La droga uccide ancora: in Piemonte più di un morto al mese per overdose

In Italia la quantità di crack sequestrato dalle forze dell’ordine è quadruplicata nel giro di appena 4 anni, dal 2021 al 2024. Una vera e propria emergenza, sottolineata anche dagli «appartamenti trasformati in fabbriche di droga» e dallo spaccio che «avviene in particolare nelle periferie cittadine e nei quartieri più popolari» dove «i pusher possono operare indisturbati». Realtà che conosciamo bene visto che «senza dubbio il Piemonte, segnatamente la provincia di Torino, risulta fortemente interessata al fenomeno». A metterlo nero su bianco è la Direzione centrale per i servizi antidroga, nella sua relazione annuale al Parlamento.

Un fenomeno, quello del consumo di crack, che le forze dell’ordine torinesi stanno cercando in ogni modo di contrastare, tanto che nel capoluogo piemontese, nel 2024, sono stati sequestrati 5.614 grammi di stupefacente, quantità inferiore solo a quella di Napoli (7.757) e praticamente uguale a quella di Roma (5.672).

Ma non c’è solo il crack. Quantità ancora maggiori di cocaina, hashish e marijuana vengono vendute ogni giorno nelle nostre strade, senza dimenticare l’eroina e le droghe sintetiche. Un vero e proprio fiume di droga, che proprio a Torino trova uno dei suoi snodi principali. Un esempio? L’aeroporto di Caselle notoriamente non svetta in cima alle classifiche degli scali più frequentati d’Italia, ma è quarto in classifica (dopo Malpensa, Fiumicino e Linate) per operazioni antidroga: al Pertini è stata sequestrato più del 5% del totale degli stupefacenti intercettati negli aeroporti italiani. E ancora peggio va sulle strade: al Frejus è stato sequestrato addirittura l’89,6% della droga intercettata in tutti valichi di frontiera italiani. Ma il contrasto al traffico di stupefacenti da parte di polizia e carabinieri passa da molte altre attività, tanto che nel 2024 in Italia sono state compiute 21.299 operazioni antidroga. Di queste, 1.447 in Piemonte (il 22% in più rispetto al 2023, quando erano state 1182), quarta regione italiana in questa “classifica” dopo Lazio, Lombardia e Campania, che hanno portato a sequestrare oltre 4.400 chili di stupefacenti. Siamo però solo sesti per numero di denunciati (1.748, pari all’8,8% in più rispetto all’anno precedente) ma torniamo sul podio per quello dei minorenni denunciati (114), dietro a Lazio e Lombardia. E se in Italia circa uno su tre dei denunciati sono stranieri, in Piemonte (878 denunciati) la quota sale oltre l’uno su due ma in termini assoluti restiamo comunque dietro a Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. “Padroni” del mercato sembrano essere i marocchini (260 denunciati), seguiti da senegalesi (160) e albanesi (114).

Per fortuna nella nostra regione diminuisce, anche per merito della preparazione degli equipaggi delle ambulanze che ormai hanno sempre con se il farmaco salvavita Narcan, il numero dei morti per overdose: nel 2024 sono stati 15, contro i 20 dell’anno precedente. Un calo che si concentra quasi tutto a Torino, dove si sono contati 7 decessi. Peggio di noi fanno solo Roma e Napoli (entrambe con 12 decessi) ma nel 2023, con 11 vittime, eravamo solitari in vetta alla classifica.

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