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il borghese
17 Novembre 2025 - 05:45
Ridateci la sicurezza di vivere nelle nostre case o finiremo con la pistola nel comodino
Lo scorso anno nelle case dei torinesi si sono contati 2024 furti. Più di 5 al giorno, cui sommare quelli che non sono stati denunciati e gli innumerevoli solo tentati, sventati da antifurto, porte blindate e vicini con l’orecchio fino. Non siamo più al sicuro, neanche nelle nostre case. Ville e appartamenti sono presi di mira da bande che aumentano sempre di più di numero e al tempo stesso contano su sempre meno “professionisti”: un pericolo ulteriore, perché i topi d’appartamento di una volta conoscevano bene cosa cambia tra un furto e una rapina, una differenza che si conta in anni di galera, nel caso si venga arrestati. Oggi invece il costante aumento di quella sensazione di impunità che respiriamo ogni giorno nelle nostre strade, tra scippatori, spacciatori, ladri d’auto che agiscono alla luce del sole, si riflette anche su chi pensa di poter entrare in casa nostra, frugare nei nostri mobili, rubare non solo i nostri soldi ma anche i nostri ricordi. E, se capita di imbattersi nel padrone di casa, invece di scappare come facevano i “professionisti”, si passa alle vie di fatto. Il furto diventa rapina e il derubato finisce all’ospedale. Se va bene, come ieri a Ozegna. Se va male, come successo a Nole, ci lascia la pelle. Ora però basta. Servono leggi più severe nel punire anche i furti. Serve la certezza della galera. Servono più agenti fuori dagli uffici, più volanti in strada. Ridateci la sicurezza di vivere nelle nostre case, prima che si finisca come negli Usa, dove a fermare i ladri sono le pistole. Quelle che i padroni di casa tengono nel comodino per difesa e che a volte, purtroppo, finiscono per provocare altre tragedie.
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