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via calvi
26 Novembre 2025 - 05:45
Dopo circa quattro anni di occupazione abusiva, lo stabile di via Calvi 39, un edificio beige di cinque piani all’angolo con via Sempione, è stato parzialmente sgomberato grazie all’intervento congiunto dell’ufficiale giudiziario e del commissariato di Barriera di Milano.
All’interno vivevano alcune famiglie nigeriane, con mariti richiedenti asilo e lavoratori, che subaffittavano stanze a connazionali per pagare l’affitto all’ex proprietario; in alcuni appartamenti, secondo quanto riferito, arrivavano a convivere fino a 8-10 persone. Durante l’operazione sono stati allontanati gli occupanti, mentre i nuclei con bambini piccoli sono stati temporaneamente concentrati al secondo e quarto piano, in attesa di soluzioni alternative tramite assistenti sociali. Gli agenti hanno trovato l’immobile in condizioni degradate, con muri scrostati e sporco diffuso, e la nuova proprietà attende ora lo sgombero definitivo delle ultime famiglie per poter intervenire e ripristinare completamente l’edificio. «Nei quattro anni conseguenti alla nostra prima segnalazione questo luogo ha vissuto situazioni di caporalato abitativo, spaccio, degrado, risse e prostituzione. Oggi possiamo dire di aver raggiunto un grande risultato, grazie a un lavoro di concerto tra la proprietà, le forze dell’ordine e la collaborazione di molti cittadini - afferma Verangela Marino, capogruppo di FdI della Circoscrizione 6 -. Lo avevamo promesso e finalmente stiamo riuscendo a restituire un nuovo volto a via Calvi, ripristinando decoro e sicurezza a questa parte di territorio». Tutto questo si inserisce in un contesto più ampio di emergenza abitativa e occupazioni abusive: dall’inizio dell’anno sono stati sgomberati più di 70 alloggi popolari, mentre ne risultano ancora occupati oltre 130, con stime di spesa per il ripristino degli immobili che arrivano fino a un milione di euro complessivi.
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