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Forza Italia punta a Torino: Cantore torna "a casa", Da Milano? "Di sicuro sarà in pattuglia"

Il ritorno di Daniele Cantore da Alleanza Popolare: «60 nuove risorse per le prossime Comunali»

Forza Italia punta a Torino: Cantore torna "a casa", Da Milano? "Di sicuro sarà in pattuglia"

Le periferie, quelle dove in campagna elettorale il sindaco di Torino Stefano era andato con "cadrega", sedendosi e parlando con i suoi cittadini, per farsi dire quali erano i problemi della città, e che oggi, dicono, "potrebbe passarci solo in auto blindata". Gli anziani, che il sindaco avrebbe abbandonato. E poi la battaglia del sì al referendum e una rosa di tre nomi politici - ma non si esclude in assoluto un civico - già pronti all'uso per le prossime Amministrative del 2027. Sono queste le cartucce di Forza Italia Piemonte in ottica delle prossime comunali, per soffiare Torino "ai rossi". Obiettivo? Arrivare al 20%.

E l'occasione per svelare le prime mosse della prima fila degli Azzurri composta questo pomeriggio dal ministro della PA e segretario regionale Paolo Zangrillo, il vicepresidente in Senato Roberto Rosso, il segretario cittadino Marco Fontana e, dulcis in fundo, la presidente della commissione Affari esteri e Difesa Stefania Craxi, è il ritorno di "vecchie conoscenze" nel partito. Quella di Daniele Cantore, che già aveva militato tra le fila di FI per poi lasciarle in funzione di Alleanza popolare. "Il fuggitivo", come si definisce lui stesso. O da un altro punto di vista il "figliol prodigo". "Siamo tornati a casa. Questo era l'unico partito che poteva rappresentarci e dare un futuro all'Italia. Il resto del centro? Tutti 'cespugli', che non si metteranno mai d'accordo", afferma Cantore.

E dice perché l'intenzione è quella di ri-portare al mulino berlusconiano il coordinamento regionale e provinciale di Alleanza popolare. "Circa 50, 60 persone, con prevalenza sulla città di Torino", specifica.

"È evidente che questa è una buona notizia per Forza Italia - sostiene Zangrillo - perché da un lato conferma la nostra attrattività, dall'altro ci consente di poter disporre di persone che hanno già maturato importanti esperienze amministrative e politiche e questo non tanto per fare numero, ma per fare qualità." "Alle scorse Comunali - ha proseguito Fontana - ci dicevano che non avremmo fatto il 2%, ma abbiamo raggiunto il 6%. Oggi siamo al 9%. L'ingresso di Cantore, che ha contribuito a fondare il partito, ci conferma che siamo attrattivi."

I ranghi, così, si rinforzano. E il partito, che dopo Berlusconi è "tutt'altro che morto", rivendica il ministro, ha pronta la sua triade politica composta dal segretario cittadino Marco Fontana, l'assessore regionale Andrea Tronzano e la sottosegretaria Claudia Porchietto. "Non sarà per forza politico, ma per noi un civico non deve emergere da una lista civica. Dev'essere uno che fino a quel momento ha fatto altro", spiega Rosso. E questo esclude il buon vecchio Paolo Da Milano? "Sarà 'in pattuglia', penso che in qualche modo vorrà partecipare", replica Rosso.

E per Forza Italia il prossimo passo importante è decisamente quello che la senatrice Craxi definisce "l'appuntamento con la verità": il referendum sulla Giustizia, previsto per il prossimo marzo. "Una battaglia simbolo di Forza Italia. Costruiamo un partito moderno, moderato ma adatto ai tempi quindi riformista e liberale".

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