Cerca

torino

Ex Gondrand occupata, ultimo atto: dalla giunta il via libera alla ricostruzione

Tra due anni case, negozi, impianti sportivi e un albergo. Il progetto coinvolge anche l’ex Carlin

Ex Gondrand occupata, ultimo atto: dalla giunta il via libera alla ricostruzione

Ex Gondrand occupata, ultimo atto: dalla giunta il via libera alla ricostruzione

È arrivato il momento che Barriera di Milano attendeva da anni e anni. L’ex Gondrand sta per diventare definitivamente un (brutto) ricordo, con il completamento della demolizione delle strutture abbandonate diventate un rifugio per spacciatori, tossicodipendenti e senzatetto e l’avvio dei lavori per la costruzione di ciò che ne prenderà il posto: case, negozi, impianti sportivi. Un progetto che, tra l’altro, coinvolge anche un altro dei tanti edifici abbandonati della zona, diventati terra di nessuno: l’ex Carlin.

Raccogliendo l’invito rivolto dalla proprietà dell’area - ansiosa di liberarsi del problema occupazioni abusive e dare il via ai lavori - in un recente incontro in questura, la giunta comunale ha approvato un passaggio fondamentale per accelerare l’iter del progetto che, come previsto dalle norme edilizie in vigore, sottopone la proposta di costruzione dei fabbricati destinati al commercio al voto del Consiglio comunale di Torino. «Con il via libera al permesso di costruire - si sottolinea dal Comune - potranno partire i lavori per un ambizioso intervento di rigenerazione urbana nel quartiere Barriera di Milano, tra via Cigna, via Rossi e corso Venezia che prevede un nuovo polo commerciale, ricettivo e sportivo, che restituirà presidio, servizi e opportunità economiche a una zona da tempo abbandonata».

I lavori della società All Building 1 di Luciano Mandiello (proprietario anche della Facit), iniziati con le prime demolizioni di un anno fa, dovrebbero completarsi entro il 2027. Il piano prevede la realizzazione di nuovi edifici con all’interno negozi, un supermercato, un albergo, attività di ristorazione, uffici e locali multifunzionali. E ancora un parcheggio pubblico, una palestra e impianti sportivi per una superficie totale interessata di 38mila 468 metri quadri (33mila 730 nell’area ex Gondrand e 4mila 735 nell’ex area Carlin di proprietà della Società Iniziative Industriali). Una trasformazione che godrà nei prossimi anni anche di un collegamento strategico: l’area sarà interessata infatti dall’avvio della linea 2 della metropolitana, che avrà qui la stazione di attestamento e la nuova piazza della stazione, previste nelle immediate vicinanze, che garantiranno una connessione rapida con il centro città e i principali assi viari. Senza contare che a poca distanza, dall’altro lato di corso Venezia, sorgerà anche la nuova stazione degli autobus extraurbani che sostituirà quella di corso Vittorio Emanuele II.

Nelle prossime settimane la delibera sarà assegnata alla Commissione Urbanistica: «È un segnale atteso - dichiara Antonio Ledda (Pd), presidente della commissione -. Ora si apre una fase fondamentale di approfondimento e confronto in Commissione, per accompagnare questo percorso nel modo più efficace possibile». La decisione della giunta è stata accolta con soddisfazione anche da Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6: «È da anni che chiediamo che quell’area venga riqualificata - ricorda - facendo presente che oltre al centro commerciale venisse prevista anche una destinazione sportivo-culturale. Se effettivamente questa richiesta, come pare, è stata accolta ne siamo felici in quanto sarebbero state soddisfatte le istanze dei cittadini che comunque già sarebbero contenti di veder finalmente risolti i problemi causati dall’occupazione abusiva».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.