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La nomina

Manuele Musso guida la nuova stagione della Piccola Industria di Torino: ecco chi è

Sviluppo, finanza e intelligenza artificiale al centro del mandato del nuovo presidente

Manuele Musso guida la nuova stagione della Piccola Industria di Torino: ecco chi è

Da sinistra, il presidente uscente Filippo Sertorio, il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Fausto Bianchi e Manuele Maria Musso

Manuele Maria Musso è il nuovo presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriali Torino. L’assemblea che ne ha sancito l’elezione si è svolta questa mattina e ha visto la partecipazione del presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Fausto Bianchi, e del presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay. Musso guiderà per il prossimo quadriennio un sistema che rappresenta oltre il 96% delle più di 2.300 imprese associate all’Unione Industriali Torino. Nel suo intervento programmatico, Musso ha delineato una visione fortemente radicata nella storia industriale del territorio: «Rafforzare la crescita delle piccole e medie imprese partendo dalla loro vocazione storica, trasformando flessibilità e resilienza in un progetto strutturale di sviluppo». Al centro del suo mandato, una Piccola Industria fatta di imprenditori che assumono direttamente il rischio e la responsabilità, vivono l’impresa come una comunità e il lavoro come un impegno civile. «E nessuna città incarna questa storia come Torino», ha sottolineato.

La squadra di presidenza sarà composta da cinque vicepresidenti: Paolo Errico, con delega all’intelligenza artificiale per tutti; Alberto Lazzaro, finanza per la crescita; Simona Radicci, export e negoziazione; Maurizio Traversa, innovazione e startup; Cristina Tumiatti, comunità e coesione. A questi si affiancano due consiglieri delegati: Monica Mastrullo, per i progetti dedicati a micro e piccola impresa, e Marco Piccolo, con delega alla sostenibilità pragmatica.

Durante l’assemblea è intervenuto anche il presidente nazionale della Piccola Industria, Fausto Bianchi, che ha richiamato il valore strategico del territorio torinese: «Uno dei territori italiani a più antica industrializzazione, con un patrimonio di competenze che può ancora dare un contributo decisivo alla competitività del Paese». Bianchi ha posto l’accento sul ruolo dell’innovazione tecnologica e in particolare dell’intelligenza artificiale, sottolineando come oggi solo il 16,4% delle imprese italiane utilizzi l’IA, percentuale che scende al 14,2% tra le piccole imprese. «L’IA può essere un fattore reale di sviluppo se inserita in una visione strategica che metta al centro imprese, persone e territori».

Classe 1973, nato a Castellamonte, Musso è laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino. Dopo gli studi entra nell’azienda di famiglia, Space 2000, di cui è Amministratore Delegato dal 2005 insieme al fratello Cristiano. Dal 2009 è Alumnus dell’Harvard Business School. Vicepresidente dell’Unione Industriali Torino dal 2020, ricopre anche il ruolo di presidente del gruppo Moda Tessili e Accessori.

A concludere i lavori, il presidente uscente Filippo Sertorio, che ha ripercorso il lavoro svolto negli ultimi quattro anni: dalla pianificazione condivisa con le imprese all’apertura verso la finanza, dall’allenamento delle competenze all’innovazione, fino al dialogo con le scuole e alla costruzione della Mappa della Crescita come patrimonio comune del territorio. «Non aspettiamo il vento favorevole, ma mettiamo a punto la barca. Abbiamo gli strumenti e l’equipaggio per navigare qualsiasi mare».

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