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La sperimentazione

Discoteche anti-sballo aperte di pomeriggio con il divieto di alcol

Locali protetti per gli under 16

Discoteche anti-sballo aperte di pomeriggio con il divieto di alcol

Musica alta, luci stroboscopiche, balli scatenati e alle sei di pomeriggio tutti a casa. Torino torna al passato e rispolvera le discoteche aperte di pomeriggio per i giovanissimi. Un’abitudine che ben ricorderà chi, sul finire degli anni ‘80, si dava appuntamento alle 14 al Club 84 o al Patio. I look erano diversi. Non c’erano cellulari pronti a riprendere ogni mossa e si poteva anche fumare nei locali, ma nel suo complesso l’abitudine del matinée piaceva. I ragazzi potevano “giocare” a fare i grandi e anche i genitori erano più tranquilli. Nelle nuove discoteche del pomeriggio poi non circolerebbe alcol. E si pensano anche campagne di sensibilizzazione contro l’uso di droghe.


Discoteche alcol free
L’idea di aprire locali “protetti” per gli under 16 arriva dall’Epat Ascom di Torino, come racconta il direttore Claudio Ferraro, al termine di uno dei primi incontri esplorativi dell’iniziativa. «È uno dei filoni da esplorare per contrastare i fenomeni legati alla mala movida» spiega. E intanto il ricordo va al Whisky Notte di San Salvario, dove oggi c’è un supermercato o alla sala da ballo che si trovava sotto i portici di corso Vinzaglio, sostituta da una pizzeria.


La sperimentazione
«Ci sembra un tema interessante da approfondire» commenta l’assessore comunale alle Politiche Giovanili, Carlotta Salerno. «I ragazzi hanno patito moltissimo l’isolamento derivato dall’emergenza Covid e vale la pena riflettere sulla possibilità di creare nuovi luoghi e occasioni di aggregazione, prive dei rischi canonici di certi ambienti. Penso all’uso di alcol e droghe».
L’iniziativa piace all’amministrazione, ma presenta un limite burocratico. Un cavillo del regolamento comunale che vieta l’ingresso in discoteca per gli under 16. Al vaglio degli uffici c’è un’ordinanza per dare avvio a una sperimentazione. «L’idea ci sembra buona - premette Salerno -, ma voglio sottoporla ad alcuni portatori di interesse di riferimento della città per capire insieme a loro se possa essere una strada utile per rassicurare le famiglie». In questo senso, «chiederò un parere al coordinamento dei presidenti dei consigli d istituto, che sono a loro volta genitori, e rappresenta il 60% dei consigli torinesi» fa sapere Salerno. Utile anche un confronto «con chi si occupa di disagio giovanile, psicologi e Asl». Una piccola ricognizione prima di dare pieno avallo all’iniziativa che Salerno assicura avverrà nel più breve tempo possibile.


Alcol tra i giovani
Nel frattempo diversi genitori segnalano la somministrazione di alcol agli under 18 nei locali della città. «Mi preoccupa molto vedere che tra i giovani si sviluppi l’equivalenza: sballo uguale alcol» commenta la consigliera della Circoscrizione Otto e mamma Paola Parmentola. «Sia a livello fisico che psicologico può avere riscontri molto pericolosi» prosegue.

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