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Pinerolo, 83enne spara in faccia al nipote

L'anziano ha usato una pistola a tamburo, il ferito è ricoverato alle Molinette

pistola a tamburo carabinieri

La pistola a tamburo è stata sequestrata dai carabinieri

Tra 15 giorni festeggerà i suoi 84 anni. Un’età alla quale ogni compleanno andrebbe celebrato circondato dall’affetto dei propri cari e invece lui, ieri sera, ha impugnato una pistola a tamburo che aveva in casa e ha sparato in faccia al nipote 64enne. Per fortuna, la mira è stata difettosa: pochi centimetri più in là e lo avrebbe ucciso, invece l’ha “solo” colpito a una guancia.

È successo poco prima delle 19, a Pinerolo. Sono stati i vicini di casa a chiamare il 112 e a chiedere aiuto per quella lite violenta che solo per miracolo non è sfociata in tragedia. I militari della compagnia di Pinerolo si sono precipitati sul luogo, in via Risagliardo 78, un piccolo agglomerato di casette in mezzo ai campi in una zona periferica della città, non lontano dalla statale del Sestriere. Al loro arrivo sul posto, hanno trovato il nipote ferito al volto mentre lo zio, Luigi Serafini, si è consegnato senza opporre resistenza. Secondo una prima sommaria ricostruzione, all’origine della lite ci sarebbero dei non ancora meglio precisati dissidi famigliari che si trascinano da tempo e che si sarebbero acuiti in seguito alla scomparsa, avvenuta poche settimane fa per un malore, della nipote di Serafini e moglie del 64enne. Come sono andate di preciso le cose è ancora oggetto di indagine ma quello che è sicuro è che la lite è avvenuta a casa dello zio, che a un certo punto ha impugnato una pistola a tamburo calibro 380 - di cui non aveva denunciato il possesso - e l’ha puntata al volto del nipote, facendo fuoco. L’uomo è stato colpito alla guancia destra: sul posto sono intervenuti i medici del 118 che gli hanno prestato le prime cure e poi, con l’elisoccorso, l’hanno trasportato alle Molinette dove è stato ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

L’arma è stata sequestrata: aveva ancora 5 colpi ed era in pessimo stato di conservazione, segno che probabilmente Serafini l’aveva in casa da molto tempo. L’anziano è stato arrestato per tentato omicidio e, anche in considerazione dell’età, è stato messo ai domiciliari.

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