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LA NOVITA'

Il bosco urbano di San Salvario che scalda Torino: è il primo in Europa

Ospita 11mila piante ed è una costruzione unica nel suo genere. Non l'avete mai notata?

The Heat Garden, l'impianto Iren di via Lugaro (foto Bruno Brizzi)

The Heat Garden, l'impianto Iren di via Lugaro (foto Bruno Brizzi)

Un impianto altamente innovativo realizzato grazie a un maxi-investimento da 13 milioni di euro totali, con un cantiere che ha impiegato fino a ottanta persone e che è rimasto attivo anche durante il periodo della pandemia, pensato per il nuovo sistema di accumulo del calore a servizio della rete metropolitana del teleriscaldamento. Si chiama The Heat Garden, letteralmente vuol dire “giardino di calore”, il progetto architettonico green di Iren per il nuovo sistema di accumulo del calore del quartiere San Salvario. Progettato dall’architetto Luciano Pia - per intenderci, colui che ha ideato nel 2014 il condominio 25 verde, la “foresta abitabile” di via Chiabrera - il complesso con sede in via Lugaro ha il compito di migliorare l’irradiazione del calore nelle case del quartiere, servendo un totale di 8mila famiglie, suddivise in circa 500 stabili.

Come funziona? In pratica, nella nuova struttura di via Lugaro viene accumulata l’acqua calda che arriva dalle dorsali della rete metropolitana del teleriscaldamento. Acqua che viene quindi inglobata in tre accumulatori dalla portata di circa 2.500 metri cubi. E’ quindi compito della stazione di pompaggio e ri-pompaggio irradiare il calore nel resto della città. «The Heat Garden è stato concepito per essere un luogo “aperto”, grazie anche alla presenza di un'aula didattica che consente di accogliere scuole e cittadini, ma anche di ospitare eventi, concerti e meeting, in un ideale connubio tra arte e industria. Il sito è inoltre interamente visitabile con un percorso immerso nel verde, che si snoda dal livello stradale sino alla sommità della struttura posta a 23 metri d’altezza», dichiara Giuseppe Bergesio, l’amministratore delegato di Iren Energia.

Sì perché oltre a migliorare l’efficienza dell’irradiazione del calore, il complesso di Iren si integra anche perfettamente nel tessuto urbano della città, ospitando terrazzi e giardini pensili, che occupano una superficie di oltre 2500 metri quadrati. Per quanto riguarda la flora, sono presenti circa 11mila piante principalmente del nostro Piemonte - tra cui platani, pioppi e olmi - oltre a una serra che permette la coltivazione delle fragole. E c’è appunto una sala congressi, che può ospitare fino a 60 persone per l’organizzazione di eventi. Insomma, una rappresentazione piuttosto efficace del binomio tra la tecnologia e il verde.

Ma quanto sono i risparmi in termini di energia? E’ stato calcolato che la presenza delle piante, unita all’integrazione di storage termico e fonti rinnovabili, consente di assorbire una quantità pari a 25 tonnellate di CO2 all'anno. Un impianto, quello di Iren, innovativo non solo per l'Italia, ma anche per l'Europa, in quanto è la prima struttura di questa tipologia.

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