Cerca

L'aggresssione

Il controllore: «Non hai pagato la sosta» E lui gli tira una chiave inglese in testa

Sangue e punti di sutura per l’addetto Gtt. I sindacati: «Le campagne anti-aggressione non servono»

Il controllore: «Non hai pagato la sosta» E lui gli tira una chiave inglese in testa

Le condizioni del controllore Gtt dopo l’aggressione

Sangue a non finire, diversi punti di sutura, cinque giorni di prognosi e tanto spavento. Disavventura per un addetto al controllo sosta Gtt che, mentre svolgeva il suo lavoro verificando i pagamenti sulle strisce blu da parte degli automobilisti, è stato colpito in testa con una chiave inglese, finendo al Maria Vittoria.

Ad aggredirlo è stato proprio un automobilista che il parcheggio non l’aveva pagato. I fatti sono avvenuti in zona San Donato, in corso Francia: l’addetto Gtt stava per verbalizzare il mancato pagamento della sosta, ma non è ovviamente riuscito a fare la multa. Perché il suo aggressore ha preso una chiave inglese e l’ha colpito sulla fronte. Il controllore ha iniziato a perdere sangue, mentre il suo aggressore è stato bloccato dai passanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno denunciato l’autore del fattaccio.

L’addetto al controllo sosta è andato all’ospedale Maria Vittoria, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico, suturando poi la ferita e dimettendolo. «Il mio assistito è ancora scosso dopo quanto successo, ora avrà la visita di controllo in chirurgia plastica. Adesso andremo avanti con la denuncia. E’ un fatto grave», spiega l’avvocato Alberto Metallo, che col collega Emanuele Fiora difende il controllore aggredito.

Duri i sindacati dopo l’accaduto: «Da anni abbiamo lanciato la campagna #Bastaaggressioni, ma le violenze contro il personale di front-line sono, purtroppo, sempre attuali. Questo fenomeno va combattuto», afferma Davide Schirru, segretario vicario Faisa Cisal Torino. «Come rappresentante sindacale del personale dei parcheggi mi impegnerò per collaborare con l'azienda nell'individuazione di tutte le misure di prevenzione possibili per cercare di scongiurare il ripetersi di simili accadimenti», dichiara Giuseppe Dughera, Faisa Cisal.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.