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IL MISTERO
02 Giugno 2023 - 21:51
La barca naufragata sul Lago Maggiore con a bordo gli 007
Cosa ci facevano 21 agenti dei servizi segreti sul Lago Maggiore? Nessuno si sarebbe posto la domanda se la loro imbarcazione non fosse affondata domenica scorsa causando la morte di quattro persone, tutti 007. E invece, a causa di una tempesta il naufragio sul Lago Maggiore c’è stato ma quella che inizialmente è stata derubricata come una tragedia e basta, ora sta assumendo i connotati di una spy-story internazionale. Perché è lecito chiedersi cosa stessero facendo degli agenti italiani dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna del nostro governo, insieme ad altri 007 del Mossad, l’intelligence di Israele.
Erano in 21, sulla Gooduria, barca che in realtà ne poteva trasportare solo 15. A morire, le due donne del gruppo, la russa Anya Bozhkova e l’italiana Tiziana Barnobi, rimaste imprigionate dentro l’imbarcazione che si è capovolta e poi è affondata, e due uomini, l’italiano dell’Aise Claudio Alonzi e l’israeliano Erez Shimoni, 007 in pensione ed ex appartenente al Mossad. A guidare la Gooduria, Claudio Carminati, non proprio uno skipper qualunque in quanto marito di Anya Bozhkova e “persona di fiducia” dei servizi segreti.
Ora, quali sono i dubbi di questo naufragio avvenuto in Piemonte? In primis, la presenza di queste persone sul Lago Maggiore, quindi la nostra regione potrebbe essere un crocevia di spie, italiane e straniere. Anche perché chi era a bordo non era vestito come James Bond, ma aveva sneakers, jeans, polo e magliette. Un abbigliamento più da turista che da 007, fatto che aumenta la probabilità di una missione, magari da svolgersi in incognito. Ma per conto di chi? Negli ultimi anni, sul lago e nella zona di Verbania si sono intensificate le manovre dei miliardari russi. Hotel di lusso, ville mozzafiato, avvenenti mogli dei magnati. Insomma la “matrice” russa nel Vco è aumentata grazie a personaggi russi, focalizzati sulla riqualificazione e l’apertura di hotel, con l’obiettivo dichiarato, ammesso che non sia una semplice copertura, di spostare ingenti investimenti di denaro dal Lago di Como al Lago Maggiore.
Dunque gli 007 stavano spiando gli oligarchi? Che fosse una missione orchestrata dal Mossad con l’appoggio degli italiani o forse commissionata da altri servizi segreti, magari americani? E ancora, perché viaggiare in 21 su una barca omologata per 15, e perché Claudio Carminati, indagato dalla procura di Busto Arsizio per la strage, skipper 53enne - non proprio alle prime armi - ha proseguito il viaggio nonostante avesse avvisato della tempesta? Avrà ricevuto il via libera dai suoi interlocutori a terra? E perché? Troppe domande, di certo si sa che gli 007 prima di naufragare hanno pranzato in un ristorante stellato. E che in Piemonte ci sono le spie.
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