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ESCLUSIVA DI TORINO CRONACA - PARLA UN TESTIMONE

Berlusconi, le sue ultime toccanti parole

Lo Stato gli tributa l'onore della una giornata di lutto nazionale e dei solenni funerali di Stato

Il malore

Il malore del Cav durante un comizio

«Come va, Presidente?». «Bene, bene, sono acciacchi ma li supererò come sempre!». La nostra fonte all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove Berlusconi è spirato, ha avuto modo di scambiare alcune battute con il Cavaliere e le racconta a Torino Cronaca, chiedendoci di mantenere il suo anonimato. «Gli ho detto che alle ultime elezioni ho di nuovo votato per il centro-destra, e lui ha fatto uno dei suoi sorrisi coinvolgenti»; «Spero per Forza Italia! E comunque bravo - ha risposto -, ha fatto il suo dovere di italiano». «Io ho annuito, perché ho capito che ci teneva davvero tanto: e potergli parlare non mi sembrava vero!», ci racconta con malcelata emozione il breve colloquio con il leader politico. «Aveva la voce un po’ flebile, ma dopo avergli parlato ero convinto che non finisse così. “Lei lavora qui?” mi ha chiesto e quando gli ho risposto di sì, quasi ha tentato di abbracciarmi: “Gente come lei si batte nei posti del dolore e fa onore all’Italia che ho sempre amato e per cui continuerò a battermi!”». Il racconto rivela una commozione di chi ha visto per l’ultimo, tra gli estranei, un uomo che non riusciva ad abbandonare l’abituale ottimismo e manteneva la voglia di non mollare la presa. Né sulla politica, di cui ricorrono quest’anno i quarant’anni dalla vittoriosa discesa in campo del 1993 e culminata nel trionfo elettorale del 27 marzo del 1994, né sulla sua salute.

L'ospedale San Raffaele di Milano

«Avevo letto tempo fa che pensava di vivere fino a 120 anni e, anche se conosco bene la medicina, avevo pensato che queste sue dichiarazioni aiutassero non solo lui ma le speranze di tanti anziani malati, e qui in ospedale ne vediamo tanti, troppi. Allora gliel’ho ricordato e lui mi ha risposto: “Ci spero ancora e voglio arrivare ai 150! Ma comunque il mio dovere per la nostra amata nazione penso di averlo svolto sempre, sia come imprenditore che come presidente del consiglio!”. La nostra conversazione si interrompe per qualche lungo istante, la commozione di chi ci parla ha preso il sopravvento. Ora spero solo che di fronte ad un così grave lutto tutti mettano da parte le proprie posizioni politiche e le inimicizie». In realtà Silvio Berlusconi ha lavorato fino alle ultime ore: su dossier delicati come la guerra in Ucraina e la riorganizzazione di Forza Italia. Sabato sera aveva visto in Tv la finale di Champions League tra l’Inter e il Manchester City.

Silvio Berlusconi con il suo medico personale Alberto Zangrillo

Poi, improvviso, il tracollo, fino alla morte, avvenuta alle 9,30 del mattino. La situazione clinica è precipitata nella notte tra domenica e lunedì. Il suo medico personale, Alberto Zangrillo, è giunto al San Raffaele intorno alle 4 del mattino. E già poco prima delle 6 si era compreso che questa volta l’ex premier non ce l’avrebbe fatta. Tanto che i figli hanno fatto appena in tempo ad arrivare per l’ultimo saluto. A causare il decesso non è stata la polmonite, le ultime tac rivelavano dei polmoni puliti dopo l’infiammazione delle scorse settimane, né l’insufficienza renale, che aveva preoccupato durante il ricovero. Berlusconi è morto per la leucemia di cui soffriva e che era insorta- in fase cronica nel dicembre 2021. Sin dal 5 aprile la situazione clinica era ormai compromessa, perché il midollo non rispondeva più. A maggio, l’incubo sembrava terminato, ma venerdì il Cav è rientrato in ospedale per il riacutizzarsi della malattia, con i valori di piastrine e globuli bianchi fuori controllo, e l’evento acuto avvenuto nella notte è stato fatale.

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