l'editoriale
Cerca
IL FATTO
22 Giugno 2023 - 07:45
Stretta sulla "movida" a San Salvario dal prossimo weekend
Buttafuori con le pettorine gialle o, meglio, “steward” per evitare assembramenti molesti, urla e schiamazzi fuori dai locali. Solo l’ultima novità a corollario del giro di vite già imposto dal Comune a chi somministra cocktail e bevande. Per il momento, ma già a partire dalla prossima settimana, la stretta contro la “malamovida” interesserà soltanto il quadrilatero di San Salvario compreso tra corso Marconi, via Nizza, corso Vittorio Emanuele II e via Principe Tommaso. «Stiamo preparando la lettera con cui comunicheremo la novità ai gestori» conferma il presidente della Circoscrizione Otto, Massimiliano Miano, dopo aver concordato con Palazzo Civico, solo martedì sera, l’introduzione di un’ulteriore “stretta” sulla vita notturna. «Abbiamo deciso di introdurre una figura di controllo all’esterno dei locali a partire dalle 22 per chi somministra bevande o cocktail per evitare confusione all’esterno o nei dehors» sottolinea il comandante della Polizia municipale, Roberto Mangiardi, specificando che ad occuparsi della vigilanza e dei controlli potranno essere anche dipendenti dell’attività e non solo “steward” professionisti. Una differenza non da poco se si pensa che un dipendente assunto con contratto regolare può costare tra 8 e 9 euro l’ora, calcolando anche le maggiorazioni per l’attività notturna, per un turno che nel complesso verrebbe a costare circa 72 euro, mentre un “buttafuori” in appalto da un’agenzia, per circa otto ore, potrebbe arrivare a costare anche 150 euro al giorno.
Ipotesi Ztl notturna
Tra le proposte portate dalla Otto a Palazzo Civico, però, c’è anche quella di regolamentare con maggiore severità gli accessi nel quartiere. «Ho chiesto di ragionare sulla possibilità di introdurre anche a San Salvario una Ztl attiva nelle ore notturne come capita già al Quadrilatero Romano» aggiunge il presidente Miano, alle prese con gli uffici della Circoscrizione per mettere a punto la lettera con cui saranno informati i gestori dei locali che, ad oggi, avranno otto giorni di tempo per mettersi in regola.
Stretta sulla “movida”
La «fretta» è determinata dal fatto che sono scaduti i termini indicati dalla sentenza con cui la Corte d’Appello ha condannato Palazzo Civico a risarcire i residenti per la “malamovida” adeguando i regolamenti sul commercio, la sicurezza e il disturbo della quiete pubblica. Da qui le tre delibere che impongono già da quest’estate il “monitoraggio sonoro” dei locali attraverso fonometri nei quartieri di Vanchiglia, Borgo Rossini, San Salvario e l’area attorno a piazza Vittorio. Tra le nuove norme introdotte l’utilizzo dei “contapersone”, ma soltanto in largo Saluzzo, che dovranno vigilare sui flussi di clienti anche attraverso il conteggio, anonimo, dei cellulari in quel momento accesi. Un giro di vite che potrebbe agire anche come deterrente alla vendita di alcolici e superalcolici da parte dei “bazar” spesso aperti fino a tarda notte. «Sono anni che ripetiamo al Comune quale sia uno dei veri problemi della cosiddetta “malamovida” e non dipendono certo dai locali notturni» commenta Davide Pinto, storico titolare di Affini a San Salvario e tra i primi ad introdurre la figura di uno “steward”. «Ormai sono anni che abbiamo un dipendente dedicato a svolgere questa funzione, invitando i clienti a non fare confusione fuori dal locale o per evitare assembramenti». Tra gli obblighi a cui i gestori dovranno assolvere per evitare sanzioni, quello di “brandizzare” i bicchieri per rendere identificabile la provenienza. Pena, la multa o una chiusura temporanea.
Per approfondire leggi anche:
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..