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LA SUCCESSIONE

Il giallo del testamento e del tesoro di Berlusconi, sarà aperto solo a luglio (ECCO COSA C'E' SCRITTO)

Le azioni, le ville e le barche andranno ai figli di primo e secondo letto. Una casa e denaro a Marta Fascina

Il tesoro del Cavaliere

Silvio Berlusconi

L’apertura e la lettura del testamento di Silvio Berlusconi, prevista in un primo tempo giovedì scorso, poi rimandata al giorno successivo e poi messa in agenda oggi da notaio Arrigo Roveda, è stata rimandata ai primi giorni di luglio. Su questo continuo rinvio, non senza misteri, si possono solo azzardare alcune ipotesi. Fonti vicine alla famiglia riferiscono che l’apertura del testamento dovrebbe arrivare dopo il 29 giugno, data scelta per la convocazione dell’assemblea dei soci di Fininvest che dovranno approvare il bilancio 2022, ma prima del 4 luglio, quando Mediaset terrà l’annuale appuntamento per la presentazione dei palinsesti televisivi.

VILLA SAN MARTINO AD ARCORE

Riguardo al testamento di “Sua Emittenza”, la prima questione da sciogliere è come sarà diviso il 61,21% di Fininvest, la finanziaria che a cascata controlla il 49,% dell’ex Mediaset oggi Mfe, il 51% di Mondadori e il 30% di Mediolanum. Se la quota venisse divisa in parti più o meno uguali tra i cinque figli, ovvero Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio, e Barbara, Eleonora e Luigi nati dalle nozze con la Lario, di fatto i figli della Lario avrebbero la maggioranza della Fininvest, «ma Marina e Piersilvio avrebbero la cosiddetta minoranza di blocco, pertanto - spiegano le stesse fonti - nessuna decisione della finanziaria potrebbe essere adottata, salvo l’accordo di tutti gli eredi». Fininvest ha fatto sapere che si va verso la “continuità”. L’assetto delle aziende dei Berlusconi resterà immutato, o almeno fino a quando i cinque figli dell’imprenditore non decidano diversamente. Rumors riferiscono che Marina, primogenita, nonché presidente di Fininvest e Mondadori e membro del consiglio di Mfe, potrebbe avere un ruolo più importante degli altri fratelli anche nell’asse ereditario.

LA PRINCIPESSA VAIVIA

Il Cavaliere lascia un patrimonio immobiliare tra ville e appartamenti stimato in 412 milioni, ma il valore di mercato potrebbe anche essere superiore. A cui vanno aggiunti i quadri, gli arredi le barche e i tanti oggetti di valore collezionati in tanti anni di carriera. Si tratta della villa San Martino di Arcore, villa Belvedere a Macherio, villa Certosa a Porto Rotondo, villa Comalcione sul Lago di Como, villa Campari sul Lago Maggiore, e poi tante altre residenze di lusso a Antigua, Cannes, Lampedusa. Le barche, invece, sono: “Principessa VaiVia” (40 metri), “Morning Glory” (48 metri) e “Sweet Dragon”, un motoscafo di 21 metri costruito negli Stati Uniti. Dopo aver già liquidato le due prime mogli, anche la compagna Marta Fascina dovrebbe entrare nell’asse ereditario. Dovrebbe ricevere una delle residenze di Berlusconi e un generoso assegno in denaro.

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