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Il fatto

Il furto che ha sconvolto il quartiere: "Non possiamo più stendere i panni"

Nella notte cappotti e maglioni scompaiono misteriosamente dai fili degli stendini.

I panni stesi sono scomparsi

I panni stesi sono scomparsi

In un palazzo popolare di via Aosta 31, abitato da numerose famiglie da anni, il furto dei panni stesi ha fatto incaz*are e non poco la comunità residente. "Una delle case popolari con più alloggi occupati da numerosi anni - denuncia la capogruppo in Circoscrizione 7, Patrizia Alessi - dove si vive in modo non degno di un paese civile". 

"Non si può neppure più stendere la biancheria, perché viene rubata: in questo caso si trattava di cappotti e varie cose invernali lavate", continua Alessi. Non si tratta solo di un furto, ma di un gesto che svela un disagio sociale più profondo, una disperazione che spinge a rubare ciò che è di primaria necessità: un cappotto per ripararsi dal freddo, un maglione per scaldarsi nelle fredde notti invernali.

"I residenti - conclude Alessi - sono esasperati dalla situazione: si dovrebbero sgomberare gli alloggi occupati, tanto per iniziare, e poi si dovrebbe ripristinare il decoro". Un appello che sottolinea la necessità di un intervento, di una risposta che vada oltre il singolo episodio di furto, per affrontare il disagio sociale che si cela dietro questi gesti. In una città che non dorme mai, dove la notte diventa teatro di azioni inaspettate, il furto dei panni stesi diventa simbolo di un disagio sociale più profondo. Un disagio che chiede di essere ascoltato, per trovare risposte e soluzioni.

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