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L'allarme

"Le foreste europee sono in pericolo": un terzo delle specie arboree a rischio estinzione entro il 2100

Secondo uno studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution, i cambiamenti climatici rappresentano una grave minaccia per la biodiversità delle foreste europee

Immagine di repertorio

Le foreste europee stanno affrontando una sfida senza precedenti. Un recente studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution mette in luce una realtà allarmante: entro la fine del secolo, le specie arboree adatte a contrastare la perdita di foreste potrebbero diminuire di un terzo a causa dei cambiamenti climatici. Questo scenario non solo preoccupa gli ambientalisti ma solleva anche questioni critiche sulla gestione forestale futura.

Negli ultimi trent’anni, l’Europa ha assistito a un aumento significativo della mortalità degli alberi, un campanello d’allarme che ha spinto le autorità a riflettere su come preservare gli ecosistemi forestali vitali per il nostro pianeta. Gli alberi, con la loro lunga durata di vita, non solo devono resistere alle condizioni climatiche attuali ma anche adattarsi ai cambiamenti previsti per il resto del secolo.

Johannes Wessely e il suo team dell’Università di Vienna hanno condotto uno studio approfondito su 69 specie arboree autoctone europee, tra cui frassini, querce, salici e sorbi. La ricerca ha valutato la loro distribuzione sia in ambienti naturali che in piantagioni e ha modellato la loro capacità di sopravvivere fino alla fine del secolo in base a tre scenari climatici differenti.

Le implicazioni di questo studio sono profonde. Si prevede che il numero medio di specie arboree per km² in grado di sopravvivere nel XXI secolo potrebbe diminuire di circa il 33% e il 49% rispettivamente negli scenari meno e più severi considerati. In uno scenario di cambiamento climatico moderato, solo una media di tre specie con il potenziale di fornire legname, habitat e stoccaggio del carbonio rimarranno idonee per km². Questo dato è cruciale per la gestione forestale e ha implicazioni dirette per la società, poiché le foreste svolgono un ruolo chiave nell’assorbimento di CO2 e nella conservazione della biodiversità.

Lo studio suggerisce che un clima mutevole potrebbe ridurre drasticamente il numero di specie adatte a sopravvivere fino al 2100. Pertanto, è essenziale considerare l’intero ciclo di vita di un albero quando si valuta l’idoneità per il ripristino delle foreste e le piantagioni. La resilienza e l’adattabilità diventano parole d’ordine nella lotta contro la perdita di biodiversità e nel tentativo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

In conclusione, mentre il mondo si sforza di trovare soluzioni sostenibili, la ricerca di Wessely e colleghi ci ricorda l’importanza di agire ora per proteggere e preservare le nostre foreste per le generazioni future. La sfida è complessa, ma con la giusta attenzione e azione, possiamo sperare di mantenere la diversità e la vitalità delle foreste europee nel secolo a venire.

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