Cerca

Salute

L'influenza stagionale mette in ginocchio gli italiani: i sintomi e la durata

Nell'ultima settimana 850 mila nuovi casi, per fine gennaio è previsto il picco

L'influenza stagionale mette in ginocchio gli italiani: i sintomi e la durata

L'influenza stagionale torna a diffondersi, colpendo duramente milioni di italiani e accompagnata da altri virus respiratori. Solo nell'ultima settimana si stimano quasi 850mila nuovi casi, portando il totale a quasi 7 milioni dall'inizio della stagione: più di un italiano su dieci è stato contagiato. L’incidenza è in crescita: oltre 14 casi ogni mille assistiti (erano 12,1 la settimana scorsa), con un picco tra i bambini sotto i cinque anni, dove si registrano 25,5 casi ogni mille. E non è finita: i modelli dell’Istituto Superiore di Sanità prevedono il picco dei contagi entro la fine di gennaio, lasciando presagire settimane ancora più difficili.

L’influenza si presenta con sintomi che variano da lievi a severi: febbre alta (anche fino a 40 gradi), dolori muscolari, mal di testa, tosse secca, mal di gola, brividi, congestione nasale. Possono aggiungersi stanchezza, nausea, diarrea, congiuntivite e fotofobia. In genere, la febbre e i sintomi sistemici durano dai 3 ai 5 giorni, con una guarigione completa entro una settimana. Tuttavia, tosse e stanchezza possono persistere fino a due settimane, soprattutto nei bambini piccoli e negli anziani, che potrebbero richiedere un monitoraggio medico più attento.

Secondo l’Istituto superiore di sanità, il 27,2% dei campioni analizzati è risultato positivo al virus influenzale (erano il 25,3% la settimana precedente). Su 2.852 campioni, 777 hanno confermato la presenza del virus, prevalentemente di tipo A. Tra i sottotipi, H1N1 e H3N2 sono i più diffusi, mentre i casi di tipo B restano minoritari. Le regioni più colpite sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, con Basilicata e Calabria fuori dal monitoraggio epidemiologico.

La stagione è aggravata dalla circolazione di altri patogeni. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è stato individuato nel 6,6% dei campioni, mentre il 3% è risultato positivo al SARS-CoV-2. Presenti anche rhinovirus, adenovirus, metapneumovirus e bocavirus, complicando ulteriormente il quadro epidemiologico.

Gli esperti raccomandano prudenza, soprattutto alle categorie fragili come anziani e immunodepressi: evitare luoghi affollati. Per tutelarsi il consiglio è di lavare spesso le mani, indossare la mascherina in caso di sintomi respiratori e idratarsi regolarmente. Con l’arrivo del picco influenzale, è essenziale mantenere alta l’attenzione e seguire le buone pratiche per limitare i contagi e affrontare al meglio questa stagione critica.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.