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Addio alle star
27 Febbraio 2025 - 14:10
È un giorno triste per gli appassionati di cinema e serie tv.
Si è spento all'età di 95 anni Gene Hackman, uno dei volti più iconici del cinema americano. L'attore è stato trovato privo di vita nella sua residenza di Santa Fe, New Mexico, accanto alla moglie Betsy Arakawa, pianista di 63 anni. A confermare il tragico ritrovamento è stato lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza, che ha precisato come al momento non vi siano elementi che suggeriscano un atto criminale. L'indagine è ancora in corso e le autorità sono in attesa dell'autorizzazione per una perquisizione approfondita della scena. Accanto alla coppia è stato rinvenuto anche il loro cane, anch'esso deceduto.
Gene Hackman e la moglie Betsy Arakawa
Hackman ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, con una carriera che ha attraversato decenni e generi diversi, caratterizzata da interpretazioni intense e memorabili. Due volte premio Oscar, ha trionfato come miglior attore protagonista ne Il braccio violento della legge (1971) e come miglior attore non protagonista ne Gli spietati (1992) di Clint Eastwood. A questi si aggiungono quattro Golden Globe, tra cui uno alla carriera, due BAFTA e un Orso d’argento.
Dagli anni '60 in poi, Hackman ha saputo dare vita a personaggi complessi e spesso ambigui, delineando figure di potere corrotto e uomini dal cinismo tagliente. Memorabili le sue interpretazioni del segretario alla difesa in Senza via di scampo (1987), del presidente spietato in Potere assoluto (1997) e dello sceriffo inflessibile Little Bill Dagget in Gli spietati (1992). La sua incarnazione del supercriminale Lex Luthor in Superman (1978) e nei suoi sequel ha reso il personaggio uno dei villain più celebri del grande schermo. Ma l'attore non è stato solo interprete di ruoli drammatici: ha saputo destreggiarsi anche nella commedia con leggerezza e ironia. Indimenticabile la sua performance nei panni dell'eremita cieco in Frankenstein Junior (1974), del politico ambiguo in Piume di struzzo (1996) e dell'eccentrico patriarca in I Tenenbaum (2001). Il suo ultimo ruolo risale al 2004 con Due candidati per una poltrona, prima di annunciare ufficialmente il ritiro nel 2008.
Oltre ad Hackman giunge la notizia della morte dell'attrice Michelle Trachtenberg, 39 anni, che è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento di Manhattan. Nei mesi recenti, l'attrice aveva condiviso su Instagram immagini che la ritraevano con un evidente calo di peso e un aspetto fragile, suscitando preoccupazione tra i suoi seguaci. A queste reazioni aveva risposto rassicurando di essere "felice e in salute". Tuttavia, secondo quanto riportato dal New York Post, avrebbe subito un trapianto di fegato e potrebbe aver affrontato complicazioni legate a un possibile rigetto dell'organo.
Secondo una prima ricostruzione, l'allarme è scattato dopo una chiamata al 911 effettuata dalla madre dell'attrice. Gli agenti, giunti sul posto, l'hanno trovata in arresto cardiaco, priva di sensi e non reattiva, come confermato in un comunicato della polizia di New York. I paramedici hanno constatato il decesso sul luogo dell'intervento. Il medico legale sta ora indagando sulle cause della morte, ha dichiarato la polizia.
Una delle ultime foto condivise su Instagram da Michelle Trachtenberg
Michelle Trachtenberg ha costruito una carriera solida tra televisione e cinema, diventando celebre sin da giovane con il ruolo di Dawn Summers nella serie cult Buffy l’ammazzavampiri (2000-2003). Prima di allora, aveva già ottenuto successo interpretando la protagonista della serie Harriet the Spy (1996) e recitando in The Adventures of Pete & Pete. La sua versatilità le ha permesso di spaziare tra generi diversi, apparendo in serie di successo come Gossip Girl e Six Feet Under, oltre che in film come EuroTrip (2004), Ice Princess - Un sogno sul ghiaccio (2005) e 17 Again - Ritorno al liceo (2009). La sua carriera, segnata da ruoli iconici nell’universo televisivo, l’ha resa un volto noto tra il pubblico di più generazioni.
A questa serie di notizie drammatiche si aggiunge anche la morte di Roberto Orci, deceduto a 51 anni il 25 febbraio a seguito di una grave insufficienza renale.
Roberto Orci a una delle première di Star Trek
Tra gli sceneggiatori e produttori più influenti di Hollywood, noto per il suo contributo a blockbuster di successo e serie televisive di culto, Orci ha lavorato in coppia con Alex Kurtzman su franchise iconici come Transformers (2007), Star Trek (2009) e il suo sequel Into Darkness - Star Trek (2013), ridefinendo il genere fantascientifico per una nuova generazione. Tra i suoi successi televisivi si annoverano serie come Fringe e Alias, che hanno consolidato il suo talento nella scrittura di trame complesse e dal forte impatto narrativo. Con una carriera segnata da collaborazioni con registi di primo piano, Orci ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema d’azione e di fantascienza, contribuendo a ridefinire i canoni del genere con sceneggiature ricche di tensione, mistero e colpi di scena.
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