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Economia & Finanza

Il derby dei manager italiani: Cairo (almeno qui) batte Elkann. Ecco chi sono i Top

Il risiko bancario e il dinamismo finanziario influenzano la reputazione dei leader italiani, Orcel e Messina staccano tutti

La classifica dei top manager italiani: Orcel e Messina al vertice, Elkann in difficoltà

Le banche meglio dell'industria e nel derby (almeno in questo) Urbano Cairo batte John Elkann. La classifica "Top Manager Reputation" di febbraio traccia il ritratto di chi, nell'economia italiana, ha in questo momento il vento in poppa e di chi, invece, soffre. 
IL DOMINIO DI ORCEL E MESSINA
Andrea Orcel, con un punteggio di 86.79, si conferma al primo posto, riposta Lo Spiffero, consolidando la sua posizione come figura centrale nella "guerra per banche". Il suo ruolo in UniCredit lo pone come un attore chiave in un settore in continua evoluzione. Al secondo posto, Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, guadagna una posizione rispetto al passato, chiudendo il 2024 con un utile record di 8,7 miliardi. Questo risultato non solo sottolinea la sua abilità gestionale, ma anche la capacità di navigare in un contesto economico complesso.



DESCALZI E L'INNOVAZIONE SOSTENIBILE
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, si posiziona al terzo posto con un punteggio di 80.79. La sua capacità di chiudere accordi strategici, come quello con Renault sulla mobilità sostenibile e il ritorno in Formula 1 con Alpine, dimostra una visione innovativa che guarda al futuro. Luca De Meo, coinvolto in questi sviluppi, mantiene la sesta posizione con 77.45 punti, evidenziando l'importanza della collaborazione tra settori diversi.



L'ASCESA DI NUOVI LEADER
Pier Silvio Berlusconi e Renato Mazzoncini occupano rispettivamente il quarto e quinto posto, seguiti da Giorgio Armani e Alessandro Benetton, che avanzano nella classifica grazie a strategie di innovazione e sviluppo. Brunello Cucinelli e Stefano Venier completano la top ten, con quest'ultimo che presenta un piano strategico ambizioso per Snam fino al 2029.



LE SORPRESE DELLA CLASSIFICA
Marina Berlusconi, dopo la sua intervista su "Il Foglio", guadagna tre posizioni fino al dodicesimo posto, dimostrando come la comunicazione strategica possa influenzare la percezione pubblica. Urbano Cairo (tredicesimo) e Cristina Scocchia seguono a ruota, mentre Pietro Labriola sale al quindicesimo posto grazie alle sue mosse strategiche nel settore delle telecomunicazioni. Al 20° Luca Dal Fabbro (Iren).

ELKANN E LE SFIDE DI STELLANTIS
John Elkann, nonostante un incremento di posizione, si trova solo al 41° posto, penalizzato dalle difficoltà incontrate da Stellantis. Questo risultato evidenzia come anche i leader più affermati possano trovarsi in difficoltà in un contesto economico sfidante.



IL COLPO DEL MESE E LE NUOVE ENTRATE
Luigi Lovaglio, amministratore delegato di MPS, e Carlo Cimbri, con le loro operazioni strategiche, segnano il colpo del mese, dimostrando come le mosse audaci possano ripagare in termini di reputazione. Nella top 100, si notano le crescite di Philippe Donnet, Diego Della Valle, Ermenegildo Zegna e altri, a testimonianza di un settore in fermento. In un contesto economico in continua evoluzione, la classifica dei top manager italiani riflette non solo le performance aziendali, ma anche la capacità di adattarsi e innovare. La reputazione, in questo scenario, diventa un asset fondamentale, capace di influenzare il successo a lungo termine.

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