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PAGAMENTI
06 Marzo 2025 - 21:30
Immagine di repertorio
Avvicinare la carta al POS e pagare in un istante è ormai un gesto automatico per milioni di persone. Questa rivoluzione nei pagamenti ha reso le transazioni più rapide e semplici, ma ha anche spalancato le porte a nuove minacce. I truffatori, sempre più scaltri, sfruttano proprio la natura immediata del contactless per colpire senza farsi notare. E mentre il numero delle transazioni cresce a ritmi vertiginosi, aumentano anche i rischi di frode. Come operano questi malintenzionati? E soprattutto, come proteggersi senza rinunciare alla praticità?
I numeri parlano chiaro: il pagamento senza contatto è ormai dominante. Solo nel primo semestre dello scorso anno, le transazioni contactless hanno registrato un incremento del 23%, toccando cifre record. Oggi, circa 9 pagamenti su 10 nei negozi avvengono con questa modalità, segno di una trasformazione irreversibile nelle abitudini dei consumatori. Tuttavia, questa semplicità ha aperto la strada a nuove forme di frode.
Una delle tecniche più diffuse sfrutta piccoli dispositivi POS portatili, programmati per sottrarre denaro da carte contactless senza che il titolare se ne accorga. I malviventi operano in luoghi affollati come metropolitane, treni e centri commerciali, avvicinando il POS alle tasche o ai portafogli delle vittime. Il trucco sta nel mantenere la transazione sotto la soglia di sicurezza (solitamente 50 euro), evitando così la richiesta del PIN. Un prelievo rapido, spesso impercettibile fino alla verifica dell’estratto conto.
Esistono diverse strategie per proteggersi da questo tipo di frodi:
Mentre le banche e le aziende fintech continuano a sviluppare soluzioni per rendere i pagamenti più sicuri, la consapevolezza degli utenti rimane la prima linea di difesa. Prestare attenzione ai propri movimenti, controllare periodicamente l’estratto conto e adottare misure preventive può fare la differenza. La tecnologia offre comodità, ma è fondamentale usarla con prudenza per evitare brutte sorprese.
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