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Barriera di Milano

Piscina Sempione, recupero in vista? Spunta un investitore privato

L'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda annuncia un possibile progetto di project financing

Piscina Sempione, recupero in vista? Spunta un investitore privato

La vecchia piscina Sempione al coperto

La piscina Sempione, un tempo luogo di svago e sport, è oggi il simbolo di un degrado che sembra inarrestabile. Situata nella periferia nord, precisamente nella zona di Barriera di Milano, la struttura è chiusa dal 2022. Da allora, l'area è diventata un rifugio per senzatetto, spacciatori e tossicodipendenti, un luogo di abbandono e illegalità. Il crack viene venduto e consumato a tutte le ore del giorno, tra tende improvvisate e fuochi accesi per combattere il freddo. Nonostante i numerosi interventi delle forze dell'ordine, ogni tentativo di sgomberare l'area si è rivelato inefficace. Gli occupanti tornano sempre, lasciando dietro di sé ulteriori segni di vandalismo e degrado.

Gli abitanti della zona vivono in una costante sensazione di insicurezza. Le loro denunce si sono moltiplicate nel tempo. La richiesta di un presidio fisso di polizia o carabinieri è rimasta inascoltata, alimentando un senso di frustrazione e impotenza tra i residenti. La situazione è peggiorata quando la piscina è stata esclusa dal piano di riqualificazione finanziato con i fondi del PNRR. La circoscrizione 6 e i residenti hanno protestato, chiedendo a gran voce un intervento che potesse restituire dignità e sicurezza al quartiere.

Nonostante il quadro desolante, si apre ora uno spiraglio di speranza. In risposta a un'interpellanza del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Ferrante De Benedictis, l'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda ha annunciato in Sala Rossa che un investitore privato sarebbe interessato a rilevare la struttura. L'idea è quella di avviare un progetto di project financing, in cui l'acquirente si occuperebbe sia del recupero che della futura gestione della piscina. Questo progetto potrebbe rappresentare una svolta per l'area, trasformando un luogo di degrado in un nuovo polo di attrazione e socialità. Tuttavia, resta da vedere se le promesse si tradurranno in azioni concrete e se il quartiere potrà finalmente voltare pagina.

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