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Politica economica

Pagamenti pensioni 2026: l'Inps pubblica il calendario ufficiale

Date diverse tra banche e Poste, gennaio fa eccezione. Previsti slittamenti anche a maggio e agosto e conguagli Irpef a inizio anno

Pagamenti pensioni 2026: l'Inps pubblica il calendario ufficiale

L’Inps ha diffuso il calendario ufficiale dei pagamenti delle pensioni per il 2026, accompagnandolo alla tradizionale circolare sulla rivalutazione degli assegni. Come accade ogni anno, le date di accredito tengono conto delle differenze tra pagamenti effettuati tramite Poste Italiane e quelli su conto corrente bancario, oltre che delle festività e dei giorni non bancabili che possono influire sulle tempistiche.

Il mese di gennaio rappresenta, come di consueto, un’eccezione rispetto al criterio ordinario. Per l’inizio del 2026, l’Inps ha stabilito che le pensioni saranno accreditate sabato 3 gennaio per chi riscuote tramite Poste Italiane e lunedì 5 gennaio per i pensionati con accredito su conto corrente bancario.

La differenza è legata al fatto che, per il solo mese di gennaio, il pagamento avviene il secondo giorno bancabile e non il primo, come accade negli altri mesi dell’anno.

Oltre a gennaio, anche i mesi di maggio e agosto presenteranno date di pagamento differenti tra Poste e banche. In questi casi, lo slittamento è dovuto alla presenza di festività e alla diversa gestione dei giorni non operativi da parte degli istituti bancari e postali.

In linea generale, l’Inps ricorda che pensioni, assegni e indennità — comprese le indennità di accompagnamento per invalidi civili e le rendite vitalizie Inail — vengono pagate il primo giorno bancabile di ogni mese. Se questa data coincide con una festività o con un giorno non operativo, l’accredito viene posticipato al giorno successivo.

L’Istituto ha reso pubblico il calendario mensile completo per tutto il 2026, consentendo ai pensionati di verificare con largo anticipo la data di accredito in base alla modalità di riscossione scelta.

Infine, l’Inps segnala che eventuali conguagli Irpef relativi al 2025, nel caso in cui le trattenute effettuate siano state inferiori al dovuto, verranno recuperati sulle rate di gennaio e febbraio 2026.

Una programmazione che permette ai pensionati di organizzare con maggiore certezza le proprie entrate, evitando sorprese legate a festività o slittamenti di calendario.

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