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PAURA IN CORSO REGINA MARGHERITA

ESCLUSIVO - Il video dell'uomo che versa benzina nel palazzo dei pusher dopo lo sgombero

Le immagini mostrano l'uomo che rovescia la tanica, si copre il viso e scappa in strada

Arrivava dall’esterno l’uomo che l’altra notte ha versato litri e litri di benzina nel palazzo di corso Regina Margherita 162, con il rischio di provocare una strage. Un gesto intimidatorio ma che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche se per qualche motivo il liquido versato su scale, cortile e ballatoi avesse preso fuoco.

Il video che vi mostriamo in esclusiva, ripreso da una telecamera di sicurezza, mostra cosa è successo la scorsa notte nel palazzo, poche ore dopo lo sgombero degli appartamenti occupati da pusher e malviventi. E’ notte quando l’uomo si affaccia sui ballatoi del primo piano trascinandosi dietro una pesante tanica. E’ buio e non è possibile vedere il suo viso e neanche distinguere i suoi vestiti ma i suoi spostamenti si distinguono con chiarezza. Dai suoi movimenti, la tanica sembra piena quindi è probabile che nelle scale ne avesse svuotata un’altra. Arrivato sul ballatoio, porta la tanica fino di fronte alla porta di un appartamento e lì rovescia il contenitore, poi si sposta per vedere la benzina che cade copiosa in cortile, non si capisce se sopra un’auto o a terra. Qualcosa però non lo soddisfa, perché torna sui propri passi per spostarla un po’ più in là. Finito di versare il contenuto, afferra una maglia che era appoggiata alla ringhiera e avviandosi verso le scale se la mette sulle spalle, usando le maniche per coprirsi il viso. Probabilmente non vuole essere riconosciuto se dovesse incontrare qualcuno e il motivo lo si intuisce qualche secondo dopo: lui infatti sparisce dall’inquadratura ma al piano terra si vede l’androne che si illumina per qualche secondo. L’uomo ha aperto la porta ed è uscito, segno che arrivava dall’esterno e lì è tornato, incurante di lasciarsi alle spalle il rischio di provocare una tragedia.

Chi era? Il video, è evidente, non può dare purtroppo dare una risposta. Però può fornire qualche indizio: l’uomo aveva libertà di ingresso in piena notte, segno che probabilmente aveva le chiavi del portone, e sapeva come muoversi nel palazzo, indice che quei luoghi li conosce bene. Potrebbe essere uno dei pusher cacciati il giorno prima dalle forze dell’ordine? Questa è l’ipotesi principale: gli spacciatori ieri hanno aggredito e minacciato gli inquilini e gli operai chiamati a murare gli appartamenti sgomberati poche ore prima. Segno che quel palazzo è strategico per i loro traffici e non hanno la minima intenzione di andarsene. La loro sfida l’hanno lanciata, la polizia non li spaventa e il messaggio ai residenti del palazzo è chiaro: non devono aiutare gli agenti. La situazione in corso Regina Margherita 162 è incandescente e potrebbe bastare una piccola scintilla per incendiarla. Proprio come la benzina versata nelle scale.

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