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DICHIARAZIONI SHOCK

Vannacci inaspettato: parole forti su Egonu e sulla censura del suo libro a Torino

Ecco cos'ha detto il generale alla presentazione di "Il mondo al contrario"

Il generale Vannacci al centro studi San Carlo ha toccato tanti punti importanti del suo libro "Il mondo al contrario", dall'identità all'immigrazione, citando anche la pallavolista Paola Egonu. E ha criticato la scelta, che non è ancora chiaro da chi sia dipesa, di spostare la presentazione del suo libro, organizzata dal Lions Club Taurasia presso il Cral, circolo ricreativo del Comune

"La responsabile dei Lions mi ha mi ha chiesto di definire un'altra data ma non sono al corrente di quali siano le dinamiche che hanno portato a questa decisione" ha spiegato il generale, accolto nella sede del centro studi San Carlo grazie all'avvocato Stefano Commodo, presidente di Risorgimento europeo e il consigliere comunale Ferrante De Benedictis, vicepresidente di Nazione Futura: "Ma mi dispiace profondamente di una cosa - ha proseguito Vannacci - che l'evento precedente era un evento di beneficenza, i cui proventi sarebbero andati a un ospedale pediatrico, e quindi è una cosa molto disdicevole che a causa della decisione di qualcuno ci sia una beneficenza che non andrà a segno". 

Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha poi parlato del suo libro "Il mondo al contrario": "Una delle critiche mosse al mio libro è stata quella che tutto sommato l'italianità, che stata criticata tantissimo nella frase in cui cito Paola Egonu, non esiste, perché fondamentalmente non siamo una cultura specifica ma il risultato di tanti frammischiamenti e intrecci che nel corso del tempo si sono verificati nell'area in cui abitiamo. L'hanno detto in maniera tanto convincente che stavano per indurmi in tentazione di crederci, solo che questo discorso trascende da un elemento fondamentale invece, che fa parte dell'equazione: il tempo". "Siamo quello che siamo - ha sottolineato il generale - grazie a 3mila, 5mila anni di storia, che ci hanno consentito di cristallizzare le varie culture, le varie civiltà e di renderci quello che siamo oggi".

A tal proposito il generale ha riproposto l'esempio dell'arenaria: "Una roccia sedimentaria che si forma attraverso la stratificazione di diversi strati di detriti che man mano si sovrappongono e si solidificano grazie alla pressione e soprattutto al tempo. Ecco - ha concluso il generale - la nostra civiltà rappresenta questa roccia". 

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