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il blitz

VIDEO - Scoperto covo neo-nazista a Torino: in chat istruzioni per fare le bombe

L'operazione condotta dalla polizia. I seguaci volevano colpire ebrei e immigrati

Pubblicavano veri e propri manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche, ma anche istruzioni per la fabbricazione di armi, in particolare bombe, molotov e sostanze chimiche corrosive. Il tutto sulle chat, contraddistinte da una forte proiezione alla violenza e al ricorso a simboli come la svastica, la “skull mask” e il “sole nero”. Smantellato dalla polizia un network di internauti neonazisti chiamato Sturmjager Division, attivo in almeno in sei Paesi d'Europa (Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania e Italia), i cui adepti erano pronti a commettere in ogni momento atti violenti.

L'operazione è stata coordinata dalle agenzie Eurojust ed Europol, in un'indagine che in Italia è stata condotta dalle Digos di Torino e Salerno con i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di Torino e Napoli, diretta dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno. A coordinare tutti era la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e, per i profili di carattere operativo, la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. All'interno del network estremista venivano diffusi contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo. In questo contesto virtuale, gli internauti hanno mostrato inclinazione all’odio, rendendosi disponibili anche a commettere reati nel nome delle ideologie professate e a colpire ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”, coltivando un vero e proprio “culto” verso suprematisti responsabili di gravi attentati terroristici come la strage di Utoya in Norvegia del 2011 e quella di Christchurch in Nuova Zelanda del 2019.

In Italia l’attività investigativa delle Digos e della polizia postale ha portato alla perquisizione nei confronti di 2 minorenni, transitati inizialmente all’interno del network e in seguito fuoriusciti per aderire a un altro gruppo Telegram della stessa matrice. Dall’ulteriore sviluppo dell’attività di indagine, sono emersi nuovi elementi a carico dei due indagati in merito alla concreta pericolosità della loro propaganda, alla “ossessione” per gli attentati di natura suprematista, al “fastidio” per gli immigrati nonché all’avversione per gli ebrei. Pertanto, i Tribunali per i Minorenni di Salerno e Torino hanno disposto due misure cautelari della “permanenza in casa” dei giovani internauti, eseguite dalla polizia nella giornata di oggi.

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