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l'emergenza

REPORTAGE - Con la polizia nel blitz in piazza Bengasi contro lo spaccio

Retata degli agenti del commissariato Barriera Nizza nel quartier generale della droga di Torino sud

Al “catering” ci pensano le donne. Arrivano da Barriera di Milano col tram 4 e portano cibo e e bevande dentro zaini e thermos. Perché anche i pusher si devono rifocillare tra un “affare” e l’altro, in quella piazza Bengasi dove gli anziani residenti di zona nemmeno sulle panchine riescono più a sedersi, visto che sono occupate per quasi tutta la giornata dai venditori di droga. Sei di loro, ieri mattina sono stati portati in Questura dopo un blitz eseguito dai poliziotti del commissariato Barriera Nizza. Agenti del Reparto prevenzione crimine più unità cinofile, che a sirene spiegate sono partite da corso Spezia a tutta velocità per raggiungere l’area di maggiore spaccio di Torino sud, dove fa capolinea la metropolitana. Oltre alla piazza, controllate anche via Nizza e corso Maroncelli. Alla vista degli agenti, sei giovani africani che un istante prima erano comodamente seduti hanno provato a scappare, ma sono stati bloccati.

In un amen, piazza Bengasi si è riempita di volanti, poi sono arrivati anche i mezzi dell’unità cinofila. E mentre il cane fiutava la droga, gli zaini dei pusher venivano ispezionati a dovere in cerca di stupefacenti. «Siamo minorenni, non abbiamo documenti», hanno risposto quattro di loro ai poliziotti. Verità? Probabilmente no, perché spesso e volentieri altro non è se non un espediente usato per evitare guai. Pusher che si spostano a bordo di monopattini che sono veri e propri bolidi. «Questo tocca i 50 chilometri orari», dice un agente mentre gira la chiave nel mezzo. Così le consegne della droga si fanno più velocemente, e gli incassi aumentano. A mezzogiorno, finalmente, i “senior” che abitano in zona possono finalmente sedersi sulle panchine e godersi la giornata. «Ma tanto durerà poco - sospirano - perché tra qualche giorno quei ragazzi torneranno qui. La galera non se la fanno mai».

Nel blitz, insieme alla polizia, c’è anche l’Asl. Ispezionato un minimarket di corso Maroncelli. «Il titolare? Non c’è», dice in un italiano stentato un ragazzo del Bangladesh. Che ha il minuscolo negozietto stipato di ogni genere di merce, al punto che si fa fatica ad entrare. Poi il controllo si sposta su via Nizza. La polizia entra in un bar a pochi passi dal mercato di corso Spezia. Sporcizia, bidoni non a norma e termometro senza lettura esterna. Per il titolare del locale, è in arrivo una multa da un migliaio di euro.

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