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ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
10 Ottobre 2024 - 09:56
Avevano costituito una organizzazione criminale per “aiutare” a superare l'esame di guida: così, in cambio di 3.500 euro, chiunque poteva superare la prova teorica. Anche stranieri che non sapevano una parola d'italiano o non sapevano riconoscere un cartello di divieto di sosta. Fino a quando la polizia stradale li ha scoperti: nella banda c'erano due fratelli egiziani, un italiano e un pakistano. Tre sono finiti in manette, il quarto è latitante.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Torino e intitolate "Major League", nasce nel dicembre del 2022 dal sospetto che uno degli egiziani avesse messo in piedi questa organizzazione. Poi gli investigatori hanno scoperto che suo fratello minore gli faceva da "vice", che l'italiano reclutava gli stranieri in cerca di una patente e che il pakistano, residente in provincia di Brescia, forniva sia le risposte ai quiz d’esame sia il "kit" per suggerire.
Nel dettaglio, la banda forniva microcamere, auricolari, router wifi, trasmettitori Gsm o più banalmente telefoni cellulari, con cui potevano connettersi con i suggeritori e ricevere le risposte durante il test. Tutto nascosto sotto i vestiti, anche questi forniti dall'organizzazione attraverso una sorta di vestizione preliminare: camicie, felpe e giacche, molte con loghi e colori di squadre di baseball americano (da cui il nome dell’operazione), venivano modificate apposta. In pratica facevano minuscoli fori in cui far passare l’obiettivo della microcamera: così poteva riprendere e trasmettere ai suggeritori le immagini dei monitor dei PC su cui viene svolta la prova.
Anche grazie alle intercettazioni telefoniche, la Polstrada ha permesso di ricostruire 22 episodi in cui il gruppo ha fornito “assistenza” a circa 40 candidati impegnati in esami alla Motorizzazione civile di Torino e di altre province del Piemonte (che ora sono tutti indagati).
L'ultimo atto dell'inchiesta è stato martedì, quando gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Torino, insieme ai colleghi di Verbania e Vercelli, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare per i quattro membri della banda. Tre sono finiti in carcere, il quarto risulta irreperibile: sono ancora in corso le ricerche per trovarlo. Intanto sono state eseguite perquisizioni in casa degli indagati, dov'è stato sequestrato materiale utile alle indagini.
Spiegano dalla Polstrada: «Si sottolinea che l’illecito conseguimento delle patenti di guida è un fenomeno in preoccupante e continua espansione, circostanza che desta forte preoccupazione per la conseguente presenza sulle nostre strade di numerose persone che circolano liberamente senza la minima conoscenza del Codice della Strada. Per tale ragione esso è particolarmente monitorato dagli investigatori della polizia stradale anche attraverso un costante confronto con i funzionari della Motorizzazione civile».
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