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il caso

«Paghi 8200 euro per salvare suo figlio». Così i truffatori terrorizzavano gli anziani

Uno ha 20 anni, l'altro 41. Si spacciavano per carabinieri per raggirare le vittime. Poi però sono arrivati i veri carabinieri...

«Buongiorno signora, suo figlio ha investito un anziano di 85 anni. L'uomo è in pericolo di vita. Deve pagare 8200 euro in contanti altrimenti suo figlio andrà in carcere». Questa la scusa usata da due truffatori italiani di 20 e 41 anni, che hanno tentato di raggirare un'anziana a San Giusto Canavese. I due si sono spacciati per carabinieri, contattando la vittima al telefono e mettendo in scena la truffa del "finto incidente".

E la signora, in preda al panico dopo la telefonata ricevuta, è caduta nella trappola: ha raccolto i soldi che custodiva in casa, li ha messi in una busta ed è scesa in strada dove ad attenderla c'era uno dei due finti carabinieri. Ma il piano dei truffatori è saltato quando la nipote della donna, che abita al piano di sopra, ha incrociato la signora nel cortile, ha intuito la truffa e l'ha rimandata in casa, chiamando a raccolta l'intera famiglia. Il finto carabiniere ventenne, che era intento a controllare la situazione nei pressi dell'abitazione, è stato bloccato dai parenti della donna in attesa dell'arrivo dei militari dell'Arma, quelli veri. La scena è stata seguita a distanza dal complice 41enne, che è scappato a bordo di un'auto. I carabinieri di San Giorgio Canavese, con i colleghi della sezione operativa di Ivrea, sono poi riusciti a risalire anche al fuggitivo. Il giovane di 20 anni è stato arrestato per tentata truffa aggravata, il complice è stato denunciato.

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