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IL CASO
03 Gennaio 2025 - 06:20
Vertebre e ossa del braccio e della gamba in mezzo al terreno smosso. E, qualche metro più in là, rosari, indumenti, fiori e foto dei defunti, seppelliti anche di recente: tutto abbandonato in un campo appena dragato al cimitero Monumentale di Torino. «Capiamo che ci sia bisogno di spazi per nuove sepolture ma questa è una mancanza di rispetto nei confronti dei morti - si sfogano Daniele Lionello e Nicoletta Branco, i primi a notare questi resti al Campo E del Settimo Ampliamento - Il risultato è una discarica di ossa a cielo aperto».
Faceva impressione, fino a ieri mattina, passeggiare fra le "corsie" che dividono questo campo. Lo stesso da cui, vent'anni fa, affioravano ossa di ogni tipo. Una storia che si è ripetuta, come raccontano Branco e Lionello: «Stavamo passeggiando per il Monumentale quando abbiamo visto quelle zolle di terra sollevate. Ci siamo avvicinati e abbiamo visto che spuntavano quelle che sembravano femori e vertebre. Ed era proprio così. Ma c'erano anche foto, indumenti ed effetti personali, come fiori e rosari». Le date sotto alcune foto, fra l'altro, rimandavano a decessi molto recenti: si tratta, infatti, di immagini plastificate (non fotoceramiche) che solitamente vengono posizionate sugli arredi provvisori delle sepolture in terra e portate via dai marmisti qualche mese dopo il funerale, quando sistemano le lapidi definitive in marmo.
Ma cos'è successo, stavolta, al campo E del settimo ampliamento del Monumentale? Lo spiega, con una nota, Afc, la società partecipata dal Comune che gestisce i sei cimiteri della città: «Essendo molto chiari, camolati e calcinati, quelli sembrerebbero pezzi di ossa molto vecchie non riconducibili ad esumazioni avvenute negli ultimi 30 anni. In questi campi di un cimitero storico, che hanno ospitato a rotazione migliaia di defunti con almeno dieci esumazioni effettuate in 150 anni per 20-25 mila sepolture, può accadere che affiorino dei frammenti ossei anche se vengono effettuati dei controlli periodici a fine esumazioni, soprattutto dopo le piogge». Che, evidentemente, non erano ancora stati effettuati dopo le ultime esumazioni, che risalgono alla scorsa estate (e che nei campi vengono effettuate ogni 10 anni). Ma com'è possibile che riemergano queste ossa? «In passato venivano utilizzate bare in pino più leggere e biodegradabili - spiegano ancora da Afc - Le operazioni di scavo erano effettuate a mano, quindi non si andava in profondità e anche la raccolte di resti era meno precisa. Adesso, invece, si procede manualmente quando si è prossimi al feretro ma in seguito gli escavatori scendono in profondità nel terreno, riportando tutto in superficie. Non a caso la normativa vieta il trasporto e il riciclo della terra dei cimiteri all'esterno».
Dopo la segnalazione del nostro giornale, gli operatori della società comunale hanno bonificato e ripulito il campo. I resti ritrovati sono stati conferiti in un ossario e sono state ritirate anche le foto. Resta la rabbia di chi se li è ritrovati davanti: «Tutto questo è una totale mancanza di rispetto verso i defunti, i loro parenti vivi e la morte in generale - riflettono Lionello e Branco, che sono andati a comprare un mazzo di fiori e lo hanno depositato accanto ai resti - Capiamo che possa succedere ma bisogna ripulire subito per dare degna sepoltura a quello che si trova. Non è bello per chi è sensibile e si trova davanti delle ossa. E non è bello per chi passa di qui e magari vede la foto di sua madre buttata per terra: devono prendere dei provvedimenti e, in futuro, fare i lavori a regola d'arte».
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