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AURORA
17 Marzo 2025 - 10:31
Ancora violenza al giardino Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora di Torino: lì, dove esattamente un anno fa si festeggiava una riqualificazione costata 500mila euro, ieri è scoppiata una rissa con bottiglie e cani usati come armi.
L'ennesimo scontro fra bande rivali dopo quello dello scorso ottobre, in pieno giorno e sotto gli occhi dei tanti torinesi che avevano deciso di passare la domenica di sole nell'area verde. Invece si sono trovati davanti a una sfida fra decine di uomini, immortalata anche dai residenti affacciati ai balconi (come si vede nel video qui sopra): «Non se ne può più, quel giardino è fuori controllo - tuona Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 7 - Nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività latente che rischia di esplodere da un momento all’altro, sotto gli occhi sempre più spaventati degli abitanti. Tutto ciò viene alimentato dall’assenza di regole e norme di civile convivenza: sembra che tutto sia consentito in questo circolo vizioso di degrado».
È la stessa Alessi a rendere pubblico l'accaduto con foto, video e resoconto dei fatti (avvenuti intorno alle 17.30 di ieri pomeriggio):«Sono i soliti gruppi che stazionano nel giardino, che hanno usato vetri rotti come armi - entra nel merito la consigliera - Ad un certo punto sembrava che uno dei loro cani, sempre potenzialmente pericolosi, inseguisse una preda umana. Sono poi intervenuti polizia e ambulanza, chiamati dai residenti sempre più spaventati e stanchi delle tante parole dell’amministrazione della Città». Al momento non risultano provvedimenti da parte degli agenti della Squadra Volante mentre i sanitari del 118 hanno soccorso un ferito dal morso di un cane, trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco in condizioni non gravi.
La capogruppo di Fratelli d'Italia non risparmia critiche: «La rissa di ieri è inaccettabile e pericolosa, considerando la violenza e l'aggressività senza limite di queste persone. Come si può frequentare questo giardino senza timore? Come si possono portare i bimbi in un posto dove si respira fumo di cannabis, e non solo, anche a distanza?».
A far aumentare la rabbia ci sono anche i precedenti, considerando che il giardino di Aurora era stato teatro di scontri simili ad aprile (subito dopo la riqualificazione) e a ottobre.
Ma i problemi non si sono mai fermati, come spiega ancora Alessi: «Nei giorni scorsi hanno distrutto un tamburo nell’area giochi, hanno divelto dal terreno una centralina elettrica per il puro gusto di devastare, la targa in memoria di Madre Teresa è sempre più rotta e da un momento all’altro può cadere, i manufatti in cemento tra poco faranno la fine di quelli al giardino Alimonda (dove sono stati rimossi, ndr), visto che giorni fa hanno cercato di aprirli».
La consigliera se la prende con il sindaco Stefano Lo Russo ma non solo: «Prima si spendono 500mila euro per riqualificare i giardini e il sindaco dice di aver restituito un luogo più verde e più vivibile, poi alcuni cittadini e forse anche parte della Circoscrizione 7 li vogliono chiudere di sera, magari con un Patto di Collaborazione. Secondo me è un corto circuito della città o almeno un contro senso: sono più vivibili ma si vogliono chiudere di sera! Bisogna renderli fruibili alla popolazione anche di giorno con una progettazione seria, altrimenti è un fallimento politico dell’amministrazione cittadina e circoscrizionale. Anche perché, insieme ai colleghi Giovannini e Caria, abbiamo presentato innumerevoli documenti nel Consiglio della Circoscrizione 7 e abbiamo scritto all’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda. Ma senza avere risposte concrete».
Sulla vicenda interviene Domenico Garcea, esponente di Forza Italia: «L'ennesima rissa scoppiata ai giardini Madre Teresa di Calcutta dimostra il fallimento della politica di sicurezza dell’amministrazione comunale. Il sindaco non può più far finta di nulla: è inaccettabile che un'area verde, riqualificata appena un anno fa con una spesa di 500 mila euro e oggetto di sopralluogo da parte della Commissione Parlamentare sul degrado delle periferie, sia ormai in balia di bande criminali, spacciatori e violenti». Prosegue il consigliere comunale: «I cittadini del quartiere Aurora sono esasperati e hanno ragione. Le immagini delle risse, con bottiglie lanciate, cestini divelti e residenti terrorizzati, sono un chiaro segnale di una situazione fuori controllo. Dove sono le istituzioni? Le telecamere di sorveglianza sono inutili se non c’è una presenza costante delle forze dell’ordine. Le promesse di sicurezza sono rimaste solo parole vuote». Per questo l'esponente di Forza Italia «chiede con forza un intervento immediato. Serve un controllo attivo della zona, e una strategia concreta per restituire il parco ai cittadini onesti. I torinesi non possono più vivere nel degrado e nella paura. Il sindaco e la sua Giunta hanno il dovere di garantire sicurezza e decoro urbano: se non sono in grado di farlo, ne traggano le conseguenze».
Il presidente della Circoscrizione, Luca Deri, replica ribaltando le responsabilità sul Governo Meloni: «Il governo Meloni trascura la sicurezza dei cittadini non garantendo organici completi alle forze dell’ordine. A Torino mancano oltre 300 agenti tra polizia e carabinieri. Nonostante l’impegno quotidiano con organici sotto dimensionati, le forze dell'ordine non riescono ad effettuare controlli preventivi sul territorio». A Deri risponde a sua volta Daniela Rodia, consigliera di Circoscrizione della Lega: «Ciò che accade continuamente ai giardini Madre Teresa di Calcutta è inaccettabile, ma ancora più inaccettabile è la posizione del presidente Deri che attacca il governo dimenticandosi di dire che tale giardino ha 6 telecamere collegate con la polizia locale, quindi di competenza della Città. Sarebbe necessario che ci spiegasse cosa fa la Città nel merito perché quello che non fa è chiarissimo».
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