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01 Gennaio 2025 - 18:00
Bidoni rovesciati o incendiati e strade piene di residui di botti a Torino. A Nichelino il caso peggiore, con piazza Di Vittorio teatro dell’inciviltà. Gruppi di ragazzini hanno lanciato non solo petardi, ma anche monopattini ed estintori e poi hanno devastato cassonetti e acceso roghi. Fino a quando (e un video li immortala) non hanno deciso di accendere una vera e propria bomba. Quando si sono allontanati, l’ordigno artigianale è esploso generando una vampata di fuoco e facendo un rumore assordante. Indagano i carabinieri e i filmati potrebbero essere decisivi per incastrare i baby-incivili. Perché quando i militari, oltre ai vigili del fuoco, sono arrivati sul posto, le bande di giovanissimi se l’erano già data a gambe.
E a Torino? Anche qui, l’ordinanza anti-botti non è servita a niente. Petardi e petardoni sono stati sparati praticamente in tutti i quartieri della città. Alcune case popolari a Barriera di Milano, addirittura, hanno fatto una gara tra chi sparava i petardi più devastanti. Un vero e proprio torneo tra i palazzi Atc per decretare il condominio vincitore. Alle prime luci dell’alba, si trovavano botti ovunque.
Ce n’erano sullo spartitraffico di via Sansovino, in viale Mughetti alle Vallette e pure a Pozzo Strada sul mercato di corso Brunelleschi, in zona San Paolo sia in piazza Robilant che alla rotonda tra via Frejus e corso Racconigi. «Ci sono state esplosioni incontrollate e pericolose, che hanno messo in pericolo la sicurezza dei cittadini e creato un forte disagio per anziani, bambini e animali. I provvedimenti finora adottati non sono stati sufficienti a fermare questo fenomeno. Questo è ancora più preoccupante in aree densamente popolate, come la Circoscrizione 5 - dichiara il presidente, Enrico Crescimanno - dove l’uso di fuochi d’artificio senza alcun controllo ha creato un clima di insicurezza e paura tra i residenti».
A Mirafiori, in piazza Livio Bianco sono stati dati alle fiamme dei cassonetti. «Sul posto sono arrivati polizia e pompieri. L’area è letteralmente sotto assedio da giorni», segnala Alessandro Nucera, coordinatore in Circoscrizione 2.
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