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Pala Alpitour

Laura Pausini a Torino: «Sono tornata, appartengo al mio pubblico»

La cantante in concerto a due anni esatti dall’Eurovision il 12 e 13 gennaio ed è sold out

Laura Pausini considera il suo World Tour 2023-2024 come un nuovo inizio dopo i suoi primi trent’anni di carriera. Ma per Torino si tratta di un ritorno. Un gradito ritorno, visto il sold out del 12 e 13 gennaio prossimo al PalaAlpitour, che giunge a due anni esatti dai tempi dell’Eurovision Song Contest quando fra Laura e il capoluogo piemontese si innescò un vero feeling. Un rapporto d’amore pronto adesso a esplodere nel modo migliore possibile, sul palco.


«Questo è il momento che aspetto da cinque anni - commenta Laura Pausini -. Mi sono preparata e ho studiato molto. Pezzo dopo pezzo ho avuto chiaro il quadro di come avrei voluto disegnare il mio ritorno. Questo è l’anno del mio trentennale ed è l’anno in cui torno con nuova musica, contenuta nel mio album “Anime parallele”, è l’anno in cui mi rimetto alla prova. L’ho fatto, in tutti i modi in cui sono riuscita a sfidarmi, musicalmente, mentalmente, emotivamente, fisicamente. Sono partita dall’idea folle di una maratona in un volo di 24 ore, tre performance in tre città del mondo, in tre teatri iconici, come quello dove ho vinto il Festival di Sanremo nel febbraio 1993. Quasi una provocazione, sembrava impossibile, ma ci sono riuscita. Ho allargato il cerchio pensando a un’anteprima del tour nelle piazze storiche di Venezia e Siviglia, città dove non avevo mai suonato prima. E ora finalmente tutto il disegno ha preso forma nei palasport, e questo show, che aveva messo le sue radici già nei teatri, è cresciuto fino al suo sviluppo finale che finalmente sto portando nel mondo».

L’intero show, organizzato prodotto da Friends&Partners, di cui tutti gli effetti speciali usati sono ecosostenibili, è stato studiato da Laura Pausini nei minimi dettagli per dare valore a ogni singolo segmento. Al suo fianco, Luca Tommasini, co regista, Fabio Novembre, il marito Paolo Carta, Francesco De Cave e Susanna Ausoni.

«Io mi sento di appartenere al mio pubblico, in Italia come negli altri paesi che mi hanno accolta dal 1993 e quest’anno più che mai il tour è stato fatto per festeggiare insieme e per ringraziarli, nel modo in cui amo farlo da trent’anni, cantando». Un tour che strizza l’occhio anche alle più recenti tecniche del mondo dell’intelligenza artificiale, con elementi in 3d e grafiche costruite ad hoc che permettono un’interpretazione di Laura come un’eroina che corre dentro una struttura, il logo ufficiale del trentennale, che prende man mano vita componendosi di tanti piccoli frame. Accanto a Laura sul palco, una band di sette musicisti e quattro coristi, con la direzione musicale di Paolo Carta, che ricopre questo ruolo per la settima volta in un tour mondiale della sua Laura. Un lungo viaggio nella carriera della Pausini per cantare fino a notte: più di due ore di musica in una scaletta che conta 37 canzoni, di cui 15 racchiuse in 4 momenti medley.

La scaletta:
Luci, effetti speciali, scenografia iconica, il tutto trasporta in un’altra dimensione sulle note di “Il primo passo sulla luna”, per continuare con “Durare”, “Un buon inizio”, “Frasi a metà”, “Io canto”, “Un’emergenza d’amore”. Non manca niente, da “Resta in ascolto” a “Anime parallele”, da “In assenza di te” a “Le cose che vivi”, da “La solitudine” a “Vivimi” e “Zero” per chiudere con “Non c’è”. Un finale in perfetto stile Pausini che vede tornare Laura come da tradizione in accappatoio impreziosita da frange di Swarovski. A chiudere lo show l’immancabile storico mantra, “Fate l’amore stanotte”, in una cornice di laser e coriandoli.

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