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IL DOCUMENTO
06 Giugno 2023 - 22:19
Comincia da Torino la nuova vita dei soldati “bionici” che hanno perso un arto in Ucraina e lo hanno recuperato grazie alle innovative protesi messe a punto dall’Officina Ortopedica Maria Adelaide. «Il progetto - spiega il dottor Roberto Ariagno - nasce come collaborazione con Superhumans, un centro ospedaliero dedicato alla protesizzazione alla riabilitazione fisica e psicologica di coloro che hanno perso degli arti per cause di guerra» Dall’inizio del conflitto in Ucraina, infatti, ci sono circa 10mila amputati nuovi «Questa è la stima ed è una mole incredibile di persone da riabilitare. Siamo stati a Leopoli il 14 di aprile. Quando c’è stata l’inaugurazione di questo centro e in quell’occasione abbiamo visitato i primi quattro pazienti sono tre soldati e un civile che hanno perso gli arti superiori in diversi in diversi modi ma negli stessi contesti di guerra». Schegge di mine, esplosioni e tutto ciò che comporta una guerra. «A un mese di distanza circa questi ragazzi ci hanno raggiunto a Torino dove hanno trovato le protesi pronte per la fase di prova dei primi “test” e in questi giorni stiamo finendo le protesi e iniziando un percorso di addestramento all’uso. Il progetto ha visto la partecipazione della Fondazione Superhumans Center e dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide. La scorsa primavera, dopo soli otto mesi, il primo centro protesico Superhumans a Leopoli era pronto ed è stato inaugurato alla presenza della “first lady” Olena Zelenska. Proprio in quella occasione è nata la collaborazione con Torino e la sola azienda italiana che ha messo a disposizione i migliori specialisti al mondo.
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