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La denuncia

Il cantiere per la pista ciclabile che si mangia tutti i posti auto - IL VIDEO

Commercianti e residenti imbufaliti. E anche i disabili rischiano di pagarne le conseguenze

Verrà realizzata con gli oneri di urbanizzazione, ma per chi vive o lavora in via Botticelli (quartiere Barriera di Milano) la nuova pista ciclabile equivale a una sorta di maledizione. Il maxi cantiere, infatti, si è mangiato tutti i posti auto a spina di pesce, da piazza Derna fino a strada Basse di Stura.

Verranno sostituiti da un tracciato per le due ruote e da marciapiedi più larghi. Sparirà anche una delle tre corsie che portano fino al Regio Parco. Un progetto che da giorni è finito nel mirino delle attività della zona e della Circoscrizione 6 che non ha risparmiato critiche e frecciatine.

Lomanto e Frezzato davanti al cantiere della ciclabile di via Botticelli

Le preoccupazioni

«Siamo molto preoccupati perché parliamo di una via ad alta percorrenza - spiega il presidente del centro civico, Valerio Lomanto -. In molti ci hanno scritto, il malumore è crescente e va a danneggiare anche le attività per i disabili che - al contrario - avrebbero dovuto avere un occhio di riguardo». Come quella di Roberto Angelo Frezzato, titolare dello sportello telematico automobilista. Frezzato è presente in via Botticelli con la sua motorizzazione dal 1979.

Un’attività storica che ha investito sul digitale e che ora rischia di avere grossi problemi a causa della imminente scomparsa dei parcheggi. «Noi forniamo un grande aiuto ai disabili - dichiara Frezzato -, e questa strage di posti auto sarà un problema, non solo per noi commercianti ma anche per la clientela».

L’altra ciclabile

Una situazione resa ancora più particolare dalla presenza, a cento metri di distanza, di un’altra pista ciclabile: quella di corso Taranto. Sicuramente molto più vecchia ma in grado di collegare piazza Derna con il parco della Confluenza. Quello che “incuriosisce” - se vogliamo usare questo termine - è l’incuria, unita alla presenza di buche e crepe che rendono la vita ai ciclisti praticamente impossibile.

La ciclabile rovinata di corso Taranto

«Forse - conclude Lomanto -, sarebbe stato il caso di intervenire riqualificando un tracciato già esistente, invece di andare a danneggiare tutte le attività di via Botticelli».

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