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Quale progetto?

Il nuovo campus resta un sogno, alla Tecumseh regna il degrado - IL VIDEO

A mancare sembrerebbero, come sempre in questi casi, i finanziamenti

Un campus universitario, servizi e un piano di risparmio energetico. Questo il progetto che gravita - o gravitava? - attorno all’ex fabbrica di motori per tagliaerba Tecumseh, in strada delle Cacce 99. Di proprietà di Bertone, per la fabbrica chiusa dal 2006 il progetto di rilancio si era messo in moto nel 2022, quando l’architetto romano Guido Maurizio Urbani vinse il concorso di idee lanciato, tra gli altri, dal Politecnico di Torino e dalla Fondazione dell’Architettura, presentato al Competence Industry Manufacturing di Fiat Mirafiori.

«Abbiamo chiesto di visionare il progetto vincitore del concorso. Dal punto di vista tecnico, può avere una grande utilità, potrebbe aiutare ad esplorare le potenzialità di quell’area», dichiarava l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni. A distanza di due anni, davanti all’ex zona industriale della Circoscrizione 2 non passeggiano studenti. I cancelli di ingresso sono chiusi, arrugginiti dal tempo. I marciapiedi che costeggiano la fabbrica sono ombreggiati dalle folte fronde degli alberi che ricadono in strada dall’interno dei cortili dell’ex Tecumseh, che risente dei segni dell’abbandono. Il cortile del complesso industriale è invaso dalle erbacce e dai rifiuti: dalle bottiglie di plastica agli indumenti, segni tangibili che l’area è o è stata utilizzata come riparo di fortuna da qualche senza tetto.

Ma che fine ha fatto il piano paventato due anni fa? Bertone si era detto disponibile a fare sforzi economici per il recupero dell’area di sua proprietà, però dopo «il plauso fatto al progetto dell’architetto Urbani non se ne è saputo più nulla. È finita lì», ha spiegato amareggiato il presidente della circoscrizione Due Luca Rolandi.

A mancare sembrerebbero, come sempre in questi casi, i finanziamenti. «Nessun investitore - ha detto il presidente -, a quanto ne so, si è più fatto avanti». La riconversione della vecchia fabbrica di motori sarebbe un ulteriore passo in avanti per il quartiere di Mirafiori Sud. «La ciliegina sulla torta - ha commentato Rolandi -, che si unirebbe al lavoro del Cus, della Casa del Parco, del Robaldo e alla riqualificazione del Parco Piemonte».

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