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IL CASO
13 Settembre 2024 - 17:51
Lo sciopero dei trasporti, i guai delle scale mobili della metropolitana. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, in visita a Torino in occasione del Salone dell'Auto, ha dovuto fare i conti anche con i problemi di bus e treni. «Sui malfunzionamenti dei mezzi pubblici non mi sostituisco ai sindaci, lascio a loro la soluzione dei problemi» ha premesso Salvini.
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«Noi stiamo investendo una quantità non di milioni, ma di miliardi sul trasporto pubblico, sulle reti della metropolitana che non hanno precedenti - prosegue -. Penso a Torino, penso a Milano, penso a Roma, penso alla Sicilia, penso a tante città. Ovviamente non c’è tutto per tutti subito, però sono stato a Torino e sono convinto che nel nome del “green” treni, ferrovie e metropolitane siano il futuro». E ancora: «Spero che per i torinesi, per i pendolarI, gli studenti, che i problemi locali si risolvano il prima possibile».
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Archiviati sbrigativamente i problemi della linea uno della metropolitana, abbiamo chiesto al ministro Salvini che cosa ne è stato del finanziamento aggiuntivo necessario per far fronte al caro materiali che ha fatto impennare i costi della linea due della metropolitana.
Il ministero aveva stanziato inizialmente 1,828 miliardi per l’intervento (per coprire i lavori del tratto compreso tra Rebaudengo e il Politecnico) ma il costo dell'opera è salito a 2 miliardi e 490 milioni di euro a causa del caro materiali (stimato al +36% secondo fonte InfraTo a luglio 2024). Vale dire che mancano all'appello 662 milioni di euro.
«Incontro settimanalmente i sindaci delle città - racconta Salvini -. E tutti mi chiedono alcuni miliardi, quello di Milano ,quello di Roma, quello di Messina, quello di Brescia. Non moltiplico pane e pesci, cerco di essere equilibrato» ha risposto. Nessuna rassicurazione in merito allo stanziamento di nuove risorse per la linea della metro.
I lavori dovrebbero cominciare a cavallo tra il primo e il secondo semestre del 2025 con termine nel 2032, ma al momento il caro materiali ha già costretto ad alcune modifiche del progetto iniziale. La stazione Corelli è stata spostata verso est e accorpata alla stazione Cimarosa per dare vita alla nuova fermata Corelli/Tabacchi, «garantendo un servizio efficiente al futuro polo della ex Manifattura Tabacchi».
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