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Il caso

Arcate del Moi, cantieri ancora ai box. Da 18 anni il loro destino è un rebus

Il progetto esecutivo verrà avviato in autunno. Intanto Iren potenzia l’illuminazione della passerella

Da 18 anni, da quando si sono concluse le olimpiadi invernali di Torino 2006, le arcate dell’ex Moi aspettano di conoscere il loro futuro. Oggi c’è un cantiere, fermo, avviato nella scorsa consiliatura e derivante da un risparmio dei Giochi Olimpici (e il cui committente è la Fondazione XX marzo).

Le arcate del Moi

Il risultato è un ricettacolo di abbandono e di rifiuti. E basta transitare in via Giordano Bruno per farsene un’idea. Il passaggio (quello centrale) che conduce alla passerella olimpica non c’è. E poi ci sono le pareti imbrattate e una sensazione di insicurezza che sembra sempre farla da padrone.

Le arcate

L’idea alla base del progetto era frazionare, almeno sotto l’aspetto delle utenze (riscaldamento e illuminazione) le tre arcate (ossia gli immobili), rendendole indipendenti l’una dall’altra. Sia il corpo centrale, il cosiddetto aeroplanino, sia i due moduli di destra e di sinistra. «In modo che in futuro si possa decidere di assegnarle anche separatamente - fa sapere il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano -. Cosa che prima non poteva avvenire, perché anche se assegnavi una sola arcata il costo del riscaldamento finiva per gravare su tutto il complesso».

La passerella olimpica di via Giordano Bruno

L’obiettivo di questa temporanea fase di intervento denominata “strip out” - si legge sul sito di Scr Piemonte - è quello di restituire al compendio arcate un aspetto molto vicino al primo progetto, eliminando tutti gli elementi estranei, danneggiati e deteriorati o comunque non più recuperabili. Mentre il progetto definitivo del secondo lotto, redatto da Scr, è stato approvato dagli uffici tecnici. Infine il progetto esecutivo, che verrà redatto in autunno.

L'ingresso delle arcate

La passerella

Una buona notizia, invece, arriva per la passerella olimpica. Bollata come insicura in Consiglio di Circoscrizione 8, grazie a due documenti di Alessandro Lupi (Lista Civica) e Raffaella Pasquali e Vittorio Francone (M5s). Un primo intervento di illuminazione temporanea porta oggi la firma di Iren Smart Solution «in attesa dell’intervento vero e proprio - fanno sapere da Iren -, di illuminazione della passerella, per ragioni di sicurezza». Imbrattato, ma finalmente funzionante, l’ascensore.

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