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Pronto intervento & Solidarietà

Al Sermig la Croce Rossa premia i suoi eroi (e le sue eroine)

Una giornata di celebrazioni in occasione dei 160 anni dalla Fondazione

L’Arsenale della Pace si tinge del rosso delle giubbe dei più di 250 tra volontari e non del Comitato Croce Rossa Italiana Torino per celebrare i 160 anni dalla sua nascita. "Una Mole di umanità", si intitola l’evento di ieri pomeriggio, «perché una mole incredibile di lavoro quello di cui si sono fatti carico volontari e dipendenti CRI fino ad oggi», spiega il presidente regionale del Comitato Vittorio Ferrero. 

Una giornata sia solenne che a tratti goliardica e concitata, per celebrare i circa 1200 membri del gruppo torinese - di cui un 80% circa fatto tutto di volontari - ed in particolare chi alla Croce Rossa ha prestato 35, 25 o 15 anni, ma anche chi si è distinto per atti fuori dall’ordinario, come il luogotenente Giuseppe Pisano, che ha salvato una famiglia in asfissia da monossido di carbonio. E, infine, chi ha prestato servizio in pandemia. «Per voi che ci siete stati nei mesi più difficili e incerti», omaggia ancora il presidente del comitato torinese Giuseppe Vernero, riferendosi a quelli del Covid. «Simboli piccoli quelli di oggi, ma voi sapete bene che la cosa più importante è il dono», dice emozionato. 

Il consigliere regionale Silvio Magliano e il presidente Comitato CRI Torino Giuseppe Vernero

Ovunque per chiunque”, questo il motto dell’anniversario CRI, teso a sottolineare «la vicinanza alla comunità. Ben pochi comitati possono vantare una presenza così capillare sul territorio - aggiunge il presidente nazionale CRI Rosario Valastro. Sono ben 671 i comitati in tutta Italia, «la prossima settimana ce ne sarà un 672esimo», racconta Valastro, sottolineando anche l’impegno profuso in Ucraina. «L’11 novembre la Cri ha donato 56 abitazioni a chi un tetto non ce l’aveva più. Quando sono state consegnate loro le chiavi ci hanno detto: “grazie, avremo un posto un cui fare crescere i nostri figli”. È questo il senso della CRI», dice.

Un’occasione anche per inaugurare anche 6 ambulanze nuove di zecca, fornite grazie al supporto di alcune famiglie i cui familiari sono stati soccorsi, e che hanno voluto così rendere grazie al Comitato. Tre di queste sono già dispiegate fuori alla Inalpi Arena per gli Atp.

Presenti anche il Prefetto Donato Cafagna, l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, l’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo civico Jacopo Rosatelli, il consigliere regionale Silvio Magliano. «Un esercito del bene che ha un che di rivoluzionario: fare qualcosa di così grande senza un prezzo», sottolinea quest'ultimo ringraziando i presenti. 

Tre volontarie CRI premiate: Cristina, Natalina e Tiziana

Un esercito fatto da persone apparentemente “ordinarie”, come Natalina, signora di 73 anni cui oggi è stato consegnato l’attestato di benemerenza per avere prestato 15 anni di soccorso volontario. «Non avrei mai detto di essere fortunata. Ma questo mestiere ti fa prendere la vita con filosofia. È faticoso ma lo consiglio a tutti, soprattutto ai giovani, che così possono vedere la vita vera e dare la giusta prospettiva alle cose», dice. Faticoso ma non abbastanza da farla smettere: «di sicuro continuerò finché ce la faccio», replica entusiasta.

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