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Barriera Milano
29 Maggio 2025 - 07:20
Barriera Milano fuori controllo. Teatro, ieri sera, di una autentica follia, una mattanza di sangue e violenza con bastoni chiodati, coltelli, inseguimenti in mezzo alla strada e automobili usate come armi micidiali, mentre il resto del quartiere si barricava in casa. Il bilancio è di tre feriti, due dei quali in gravissime condizioni al San Giovanni Bosco e un altro ferito al Maria Vittoria. Tre le persone fermate. Nella notte uno dei feriti, il più grave, è stato diverse ore sotto i ferri in sala operatoria.
Capita in corso Giulio Cesare, all’angolo con via Bra, attorno alle Barriera di Milano, via Bra. Coinvolti, gruppi di sudamericani, quasi tutti peruviani. Tra loro anche delle donne. Da quanto racconta un testimone, tutto è cominciato ai vicini Giardini Madre Teresa, una rissa scoppiata a quanto si racconta per questioni economiche. «Una ritorsione» dicono a Barriera. Quello che si sa è che a un certo punto saltano fuori i coltelli, un bastone chiodato e le due fazioni si affrontano in mezzo al corso. Qualcuno sale su due auto, una Seat e una Volkswagen scura, che iniziano un folle rodeo cercando di investire i rivali, attraversando più volte il corso, tagliando la strada, mentre gli altri duellanti continuano a cercare di colpirsi.
I residenti di questa zona si barricano in strada, mentre arrivano la polizia e i carabinieri e le ambulanze. Sull’asfalto restano tre persone, tutte di origine peruviana: due sono in gravissime condizioni per le ferite riportate. Un testimone che vuole rimanere anonimo racconta di una scena «da film horror, quell’uomo era un bagno di sangue. Uno di loro sembrava più morto che vivo». Si tratta di un muratore trentenne, in Italia da qualche anno. Ha riportato ferite multiple. L'altro giovane, 27enne, ha subito un duro colpo alla nuca.
A tarda sera, a Barriera Milano c’è poca voglia di parlare: «No, non mi riprendete in video» dice una ragazza. La paura, per questa zona che appare completamente fuori controllo, con buona pace dei pattuglioni mobili, dei presidi di soldati, regna sovrana.
Secca la capogruppo di FdI per la 7, Patrizia Alessi, che ricorda i recenti fatti di sangue e l’omicidio, un paio di settimane fa, di un giovane africano: «Potrebbe esserci un altro morto, una violenza inaudita che come dico sempre scoppia da un attimo all'altro. Solo la Città non capisce la terribile situazione che si vive in questo pezzo di territorio. È ora di dire basta».
Al momento di scrivere questo articolo, dalle forze dell’ordine non arriva ancora alcuna informazione sull’identità dei tre uomini identificati e fermati. La prima accusa è di tentato omicidio. Dai tatuaggi di alcune delle persone coinvolte, c’è chi arriva a ipotizzare che possa trattarsi di bande criminali, coinvolte in qualche traffico. Ma, a parte l’indicazione di una ritorsione per ragioni economiche, non trapelano altri dettagli.
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