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Temperature impazzite

Torino soffoca sotto il sole: caldo record, disagi in metro e negli uffici pubblici

Temperature sopra i 30 gradi anche in metro e negli uffici pubblici. Afa soffocante, disagi per i cittadini e risposte insufficienti dalle istituzioni

Torino è ufficialmente in bollino rosso. Il caldo non dà tregua e nella giornata di oggi la città è stata travolta da un’ennesima ondata di afa, con picchi di oltre 32 gradi percepiti e l’umidità che amplifica la sensazione di sofferenza. E secondo le previsioni di Arpa Piemonte, il peggio deve ancora arrivare: nel fine settimana si potrebbero sfiorare i 40 gradi, proprio nel pieno dell’undicesimo giorno consecutivo di caldo anomalo.

Per rendermi conto personalmente della situazione, ho visitato alcuni luoghi pubblici di Torino, tra trasporti e uffici, e il quadro che emerge è abbastanza preoccupante. Una delle prime tappe del mio “giro sotto il caldo” è stata la metropolitana. Se ci si aspetta di trovare un po’ di refrigerio sotto terra, la realtà è ben diversa: le stazioni della linea 1 e i treni stessi registrano temperature intorno ai 31 gradi, con un’umidità interna che tocca il 62%, ben superiore al 46% dell’esterno. In pratica, si viaggia dentro una sauna.

Un lettore, esasperato, ha scritto a Gtt per segnalare la situazione. L’azienda ha risposto sottolineando che le stazioni sono dotate di un sistema di ventilazione forzata che garantisce almeno cinque ricambi d’aria all’ora, come previsto dalla normativa. “Il ricambio d’aria consente di ridurre l’escursione termica con l’esterno fino a un massimo di 6 gradi”, spiegano. I treni, invece, sono ventilati con l’aria delle gallerie, a loro volta collegate con l’esterno attraverso i pozzi. In caso di alte temperature, vengono attivate “procedure di ventilazione forzata supplementari”. Parole che suonano rassicuranti sulla carta, ma che nella pratica sembrano non bastare. L’aria resta ferma, appiccicosa, e i passeggeri continuano a patire ogni giorno. Nemmeno salire in superficie porta sollievo. Sui bus urbani, specie nelle ore centrali, la temperatura all’interno supera i 33 gradi. Le finestre aperte non bastano, e su molti mezzi l’aria condizionata è assente o non funzionante.

Altro luogo, stesso clima: all’Inps di Collegno, nella sala d’attesa si registrano 31 gradi costanti. A popolarla, per lo più anziani che aspettano pazientemente il proprio turno, spesso per ore. Nessun condizionatore, solo qualche ventilatore a pale che muove aria già calda.

Il bilancio di questo mese è già impressionante: rispetto alla media storica 1991–2020, Torino ha fatto registrare una temperatura media superiore di oltre 3 gradi. Un’anomalia che inserisce giugno 2025 tra i tre mesi più caldi mai registrati in città, insieme ai devastanti giugno 2003 e giugno 2022. Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno attivato la massima allerta e ribadiscono le raccomandazioni di sempre: bere molta acqua, evitare l’esposizione al sole tra le 11 e le 18, preferire pasti leggeri e frequentare luoghi climatizzati.

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